Da Sace 120 milioni di garanzie per i fornitori
«Il Governo è profondamente impegnato sulla vostra vicenda, consapevole di quanto Taranto sia vitale per l’Italia: il nostro obiettivo è fare dell’area industriale dell’ex Ilva un punto di riferimento per la produzione di un acciaio d’avanguardia in grado di minimizzare le emissioni attraverso l’adozione di tecnologie pulite». Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per la messa di precetto pasquale all’interno dello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto.
Indice Articolo
«La trasformazione in chiave sostenibile non rappresenterà soltanto un’azione di risanamento, ma renderà l’acciaieria tarantina un modello di innovazione dove l’industria pesante è in equilibrio con l’ambiente. Lo stabilimento e la vostra città hanno bisogno di un futuro migliore, fatto di politiche coordinate che solo insieme possiamo attuare, grazie al vostro impegno e al vostro lavoro» ha aggiunto. «Parimenti per il vostro territorio sarà indispensabile sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili, promuovere l’agricoltura sostenibile, proteggere la biodiversità e valorizzare il patrimonio culturale attraverso il turismo eco-sostenibile».
La garanzia finanziaria
Il consiglio di amministrazione di Sace ha deliberato l’assunzione di una garanzia finanziaria a copertura dell’80% di un’operazione di smobilizzo crediti vantati da fornitori strategici verso Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. Per l’operazione è stato previsto un plafond di 120 milioni di euro. L’operazione – secondo quanto si apprende – contribuirà a sostenere la continuità produttiva della società e alla salvaguardia dei lavoratori e dell’indotto strategico. L’iniziativa, inoltre, si aggiunge alle linee di factoring aperte dalla società controllata dal Mef delle scorse settimane.