Mafia garganica, il boss Marco Raduano avvia collaborazione con la giustizia

di Marika Aiello

Arrestato a fine gennaio dopo un anno di latitanza

Il boss della mafia garganica Marco Raduano 40 anni diventa collaboratore di giustizia. Ad annunciare il pentimento del 40enne di Vieste è stato il pubblico ministero durante un processo in corso in corte d’assise a Foggia. La decisione sarebbe maturata nel corso degli ultimi giorni quando il boss avrebbe iniziato a collaborare con la giustizia.

Raduano era stato catturato il 31 gennaio a Bastia, dopo quasi un anno di latitanza in seguito all’evasione dal carcere di massima sicurezza «Badu e’ Carros» di Nuoro. Era nella lista dei criminali dei tre latitanti italiani più pericolosi ricercati da Europol con Enfast. Il 9 febbraio scorso fu estradato in Italia.

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«E’ una notizia importante perché le sue rivelazioni potranno fornire altri tasselli importanti per la lotta alla criminalità organizzata del Foggiano». Così il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti. «Avendo avuto un ruolo apicale con collegamenti con altre organizzazioni criminali della provincia di Foggia – ha aggiunto il sindaco – e anche extra provinciali potrà riferire notizie, fatti, personaggi che potrebbero risultare preziosi per le forze dell’ordine impegnati ad estirpare la criminalità organizzata nei nostri territori».

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