Stupri di Caivano, abbreviato e «messa alla prova»: a giugno la decisione

di Chiara Langella

Le richieste formulate dai legali dei sette minorenni

Verranno valutate il prossimo 24 giugno le richieste di abbreviato e di «messa alla prova» formulate dai legali dei sette minorenni coinvolti negli stupri di Caivano, in provincia Napoli, che lo scorsa estate hanno visto vittime due cuginette di 10 e 12 anni.

A decidere sarà il gup Anita Polito e, sebbene i fatti siano antecedenti al cosiddetto «Decreto Caivano» dello scorso 15 settembre, non si esclude che l’autorità giudiziaria si possa comunque pronunciare contro l’istituto della «messa alla prova» il quale, com’è noto, prevede la sospensione del processo e l’affidamento del ragazzo ai servizi della giustizia minorile i quali, con i servizi degli enti locali, svolgono attività di osservazione, sostegno e controllo sul minore.

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Anche gli avvocati dei due maggiorenni accusati degli stessi fatti hanno presentato istanza di abbreviato: per il diciannovenne Pasquale Mosca l’avvocato Giovanni Cantelli ha fatto istanza di abbreviato condizionato: al giudice ha chiesto contestualmente anche una perizia psichiatrica sul ragazzo. Un’istanza di abbreviato ma non condizionato è stata presentata invece per Giuseppe Varriale, anche lui 19enne, dall’avvocato Dario Carmine Procentese.

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