Fondi Fsc, Fitto: «Scontri si fanno in due, a me non interessano»

di Chiara Langella

Il ministro: mi auguro intesa anche con Campania

«Il nostro lavoro è stato fatto positivamente con tutte le Regioni italiane. Non a caso abbiamo già sottoscritto con 15 Regioni, dal Nord al Sud, l’accordo di coesione, con 2 abbiamo condiviso questo accordo e abbiamo già la data entro la quale con il presidente Meloni andremo a sottoscrivere l’accordo, e altre 4 Regioni con le quali stiamo lavorando». Così il ministro per gli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto in collegamento video con il convegno «Le politiche industriali per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno» promosso a Napoli dalla Cgil.

«Se abbiamo definito un percorso con 17 Regioni e lo stiamo definendo anche con le altre – ha aggiunto Fitto riferendosi evidentemente, senza citarle, alle polemiche con il presidente della Campania De Luca sui fondi di coesione – io penso che non ci sia un problema da parte del Governo. L’approccio del Governo è sempre lo stesso, ha trovato e sta trovando con tutte, con quasi tutte ma non per scelta del governo, un dialogo proficuo». «Gli scontri – ha aggiunto il ministro – si fanno in due ma a me non interessa farli. Ognuno parla per quello che ritiene di dover dire e con i termini che ritiene di dover utilizzare».

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«Mi auguro che nei prossimi giorni e mesi si definisca, anche con le quattro regioni che mancano e con cui stiamo lavorando, l’intesa che porti a un accordo, sulla base degli obiettivi condivisi comunemente. La Campania è una delle 21 regioni italiane, considerando le province autonome – argomenta – e il suo percorso è analogo a quello di tutte le altre regioni, quindi mi auguro che anche da parte della Campania ci sia lo stesso identico approccio che hanno avuto tutte le altre regioni. Da parte del Governo l’approccio è lo stesso».

Fitto sottolinea che il Governo sta portando avanti un lavoro «istituzionale, nel pieno rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Non mi permetterei mai di utilizzare espressioni offensive nei confronti di chiunque, figuriamoci delle istituzioni – aggiunge – perché ne ho così tanto rispetto che non potrei mai farlo. Per tutte le regioni italiane, a cominciare dalla Campania, il mio rispetto istituzionale è assoluto. Poi c’è il merito delle questioni, che è un lavoro che correttamente dev’essere fatto».

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