Domenico Attianese fu ucciso 37 anni fa durante una rapina in una gioielleria nel quartiere Pianura a Napoli
I giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno annullato l’ordinanza con la quale il gip del partenopeo disponeva la custodia in carcere per Salvatore Allard, uno dei due indagati per l’omicidio del sovrintendente della Polizia di Stato Domenico Attianese, ucciso il 4 dicembre 1986 durante una rapina in una gioielleria nel quartiere Pianura a Napoli.
Allard, insieme a Giovanni Rendina, 60 anni, era finito in carcere il 5 febbraio scorso dopo una nuova analisi delle prove scientifiche raccolte 37 anni fa. Nel corso del sopralluogo furono rilevati numerosi frammenti papillari che, dalle comparazioni dattiloscopiche odierne effettuate dalla Polizia Scientifica, grazie alle evoluzioni tecnologiche dell’applicativo Apfis, hanno permesso di indirizzare le nuove indagini.
Il Riesame ha però accolto il ricorso presentato dal difensore di Allard, l’avvocato Domenico Dello Iacono, che in particolare contestava la valenza della revisione delle impronte digitali e il fatto che non fosse esplicitata, da parte della Scientifica, l’indicazione dei sedici punti di sovrapponibilità delle creste papillari, le cosiddette minuzie, tra il rilievo dattiloscopico raccolto e il dito anulare della mano destra di Allard. Per questo il Riesame ha annullato il provvedimento cautelare.