Lo stupefacente venduto anche in carcere
I carabinieri della Compagnia di Agropoli (Salerno), insieme ai militari del Nucleo Cinofili di Sarno, del Comando Provinciale di Salerno e della Compagnia di San Marco Argentano (Cosenza), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone (7 in carcere, 9 ai domiciliari). Gli indagati sono accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione illegale di armi e munizioni.
Per gli investitori avrebbero posto in essere una rete di spaccio che dal territorio ebolitano muoveva diverse tipologie di stupefacente, in particolare cocaina, crack, hashish e marijuana, verso Capaccio Paestum, dove veniva poi ceduta a consumatori del posto o di Agropoli, Eboli, Campagna, Battipaglia ed Avellino.
L’attività investigativa ha permesso di recuperare oltre un chilogrammo di sostanza tra cocaina, crack, hashish e marijuana, di segnalare all’autorità amministrativa 6 soggetti per il consumo di stupefacente, deferirne uno in stato di libertà e trarne in arresto altri 8 colti nella flagranza della detenzione di stupefacente ai fini di spaccio.
Inoltre è stato documentato il possesso illegale di numerose munizioni calibro 7,65 e di un’arma comune da sparo, sequestrate. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’attività di spaccio di stupefacenti è stata svolta anche all’interno della casa circondariale «Antonio Caputo» di Salerno, dove la droga, destinata ad essere ceduta a terzi, veniva introdotta in occasione dei colloqui. Infine, è stato documentato un episodio estorsivo nei confronti di un acquirente al fine di recuperare somme di denaro derivanti da pregresse cessioni di stupefacente.