I settori trainanti sono quello metallifero e l’agroindustria
Le aziende del Sud volano controvento ma il Nord Est resta l’area guida per le imprese con performance eccellenti: è quanto emerge dai dati della quinta edizione dell’Osservatorio “Controvento: le aziende che guidano il Paese”, curato da Nomisma in collaborazione con CRIF e CRIBIS. Negli ultimi anni, il centro studi bolognese ha osservato un allargamento del target di imprese Controvento verso il Sud del Paese, sebbene il Nord-Est riconfermi una maggiore predisposizione ad ospitare imprese controvento, con il Veneto che risulta essere l’unica regione ad essere entrata per 5 edizioni consecutive nel report sia per numero di imprese, sia per ricavi prodotti.
Guardando esclusivamente al fatturato, le uniche regioni sempre presenti in controvento sono, oltre al Veneto, l’Emilia Romagna e la Campania. Al contrario, quelle mai entrate nei 5 anni di rilevazione sono la Toscana, il Piemonte, la Liguria, il Lazio, l’Abruzzo e la Valle d’Aosta. Se nel 2018 il 10% delle imprese ontrovento erano localizzate nel Sud del Paese, nell’ultima rilevazione questa quota è salita al 15% del totale. Analogamente, nello stesso arco temporale aumenta anche l’incidenza del Sud relativamente ai ricavi (il peso è pari al 7% nel 2022 contro il 5% del 2018).
Nell’ultima osservazione, basata sui parametri dell’anno 2022, il Sud dimostra di avere una maggiore propensione a navigare controvento rispetto al resto del Paese. Infatti, se a livello nazionale solo il 6,5% delle aziende manifatturiere italiane è riuscito a superare le soglie di sbarramento per entrare nel gruppo controvento, considerando solo le imprese meridionali la quota sale al 7,1%. In termini assoluti, però, il peso del Sud resta ancora modesto rispetto al totale nazionale. I settori trainanti al Sud sono quello metallifero e l’agroindustria. Quasi un terzo delle imprese in controvento nel Sud del paese afferiscono al settore del Metallo, mentre circa una su dieci appartiene al comparto agroalimentare.