L’udienza fissata il primo marzo
La difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi ha presentato la lista dei testimoni e dei consulenti che chiederà di ammettere nel nuovo processo sulla Strage di Erba. Si entra così nel vivo del nuovo capitolo giudiziario di una vicenda che sembrava essersi conclusa, almeno nelle aule di tribunale perché fuori se ne è continuato a dibattere, che vede protagonisti i due coniugi condannati all’ergastolo ritenuti responsabili dell’omicidio di quattro persone dell’11 dicembre 2006, nella palazzina in cui abitavano, a Erba.
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Il primo marzo, giorno in cui è stata fissata l’udienza davanti alla seconda sezione della Corte d’Appello di Brescia, dovrebbe essere subito un giorno chiave per capire cosa potrebbe accadere. Chi ha promosso la revisione, cioè la difesa e il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser, e il procuratore generale di Brescia (ancora non si conosce il nome ma potrebbero essere due i magistrati) avranno la possibilità di chiedere al collegio le prove da ammettere.
La lista
I giudici potrebbero accettarne, per ipotesi, solo una o alcune o anche tutte, allargando o restringendo in base a questa scelta il possibile nuovo orizzonte processuale. A quanto si apprende, i testimoni citati dagli avvocati Fabio Schembri, Nico D’Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, sono poco più di una decina, la maggior parte dei quali indicati nell’istanza di revisione ma ci sarà anche qualche novità. In questo elenco figuravano il carabiniere Carlo Fadda in merito «al prelievo sulla traccia ematica rinvenuta nell’auto di Olindo», Abdi Kais, amico di Azouz Marzouk, il marito di Raffaelle Castagna e Luca Ganzetti sulle presunte intercettazioni mancanti.
Gli esperti di cui la difesa proporrà l’ascolto sono quelli indicati nell’istanza di revisione che hanno redatto la consulenza tecnico genetico sulla traccia ematica, la consulenza collegiale «sull’impossibilità di Mario Frigerio a rendere idonea testimonianza a causa della cerebrolesione che gli ha provocato la perdita del ricordo», la consulenza tecnica neurologica sulla dinamica della morte di Valeria Cherubini, la ricostruzione della dinamica dell’aggressione firmata dalla criminologa Roberta Bruzzone, la consulenza «in ordine al quadro psicopatologico rilevato in Olindo Romano e Rosa Bazzi e al ritardo mentale di quest’ultima che si pongono in rapporto con le loro false confessioni», la perizia psichiatrica su Olindo.