Continua il braccio di ferro tra Palazzo Santa Lucia e Chigi
Il governo resisterà nel giudizio davanti la Corte Costituzionale rispetto al ricorso in via diretta presentato dalla Regione Campania per ottenere la dichiarazione di illegittimità delle ‘disposizioni urgenti in materia di politiche di coeasione per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese nonché in materia di immigrazione’, diventate legge 162/2023.
Una norma che, per dare maggiore impulso alle politiche di coesione e favorirne l’integrazione con il Pnrr, ha riprogrammato l’utilizzazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione e previsto la Zes unica. In Cdm arriva un appunto del Dipartimento per gli affari giuridici e Legislativi della presidenza del consiglio relativo all’istanza presentata alla Consulta dal ‘governatore’ Vincenzo De Luca.
De Luca ha già denunciato Fitto alla procura di Napoli, alla procura regionale della Corte dei Conti e al Tar Campania, ottenendo lo scorso 19 febbraio una pronuncia ex articolo 117 che impone che Fitto entro 45 giorni definisca l’accordo di coesione con la Regione in attesa dell’udienza di merito ad aprile, e il ministro ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato.