Il ministro: «De Luca inefficiente parolaio»
«Sarebbe facile abbandonarsi al turpiloquio. Gli spunti di ironia sul presidente della Regione Campania, il lucano Vincenzo De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata, potrebbero essere tanti e di facile impatto sulla popolazione. Ma il senso delle istituzioni ci obbliga a una replica puntuale, che affidiamo alla sostanza di numeri incontrovertibili».
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Lo dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che aggiunge:
«La scorsa settimana, le pagine napoletane di un quotidiano hanno titolato: ‘Sanità, Campania maglia nera: è la peggiore del Mezzogiorno, pazienti in fuga per curarsi’. Questa è la sintesi giornalistica di una realtà di malessere che nega ai campani il diritto a curarsi, nonostante la presenza di una classe medica e paramedica di elevata qualità. Come più volte ribadito, la Campania è stata incapace di spendere la maggioranza dei Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020, come certificato dalla Ragioneria Generale dello Stato: solo 3,5 miliardi di euro sul totale di 9,3 miliardi stanziati, pari al 37%. Ma nemmeno spostarsi è facile per i cittadini campani, con i disagi quotidiani della Circumvesuviana, sotto gli occhi di tutti, a testimoniare la cattiva gestione deluchiana anche nel settore dei trasporti».
«Quello che stride è il confronto fra l’inefficienza parolaia di De Luca e la nostra fattiva operosità. La rigenerazione del Parco della Floridiana, avvenuta in pochi mesi, è un fatto. Come lo è l’apertura del cantiere del Real Albergo dei Poveri di Palazzo Fuga, che diventerà la più grande infrastruttura culturale d’Europa, e del Museo Caruso, inaugurato a Palazzo Reale.
Gli interventi
«In questo momento il Ministero della Cultura è impegnato in decine di interventi per la Campania. Tra questi: l’ex stabilimento Cirio a Paestum dove verrà allestito il Museo del Santuario di Santa Venera grazie a uno stanziamento di 20 milioni di euro con fondi CIPE; la villa Favorita a Ercolano, al centro di un importante restauro finanziato per 32 milioni di euro dai fondi PNRR del MiC e per 12 milioni di euro dall’Agenzia del Demanio e dal PON Cultura e Sviluppo FESR 2014-2020; il recupero della villa romana di Positano; il restauro di chiese storiche come Santa Maria a Piazza di Forcella e Donnaregina Vecchia con un residuo di fondi PNRR».
E ancora «il recupero del Complesso dei Girolamini, in via di completamento; la realizzazione di un teatro con spazi multimediali per i Giovani a Caivano; l’acquisto dell’edificio del Monte della Pietà; il grande intervento per Capodimonte, al quale sono destinati 40 milioni di euro; la riapertura della sezione “Campania romana” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli; la riqualificazione del Teatro Politeama di San Cipriano Picentino con fondi MiC; il tavolo per il Museo egizio a Benevento; la riqualificazione dell’ex Spolettificio di Torre Annunziata, che ospiterà i servizi di accoglienza e una sezione espositiva dell’area archeologica di Oplontis».
«Non ci interessa alimentare un sistema clientelare fatto di sagre utili solo a raccogliere consenso, ma vogliamo creare strutture permanenti, capaci di elevare la qualità della vita dei cittadini campani», conclude.