Il primogenito del governatore accusato di concorso in bancarotta distrattiva
È attesa per mercoledì 14 febbraio la sentenza dei giudici del Tribunale di Salerno in merito all’inchiesta sul fallimento della Ifil, società di consulenza immobiliare. Tra i sei imputati coinvolti nel procedimento giudiziario c’è anche il deputato del Partito Democratico, Piero De Luca, accusato di concorso in bancarotta distrattiva. Per il primogenito del governatore campano, la Procura ha chiesto una condanna di due anni e due mesi.
A Piero De Luca viene contestato di aver usufruito del pagamento di viaggi in Lussemburgo – che sarebbero stati pagati con soldi della società – tra il 2009 e il 2011. Nell’udienza odierna ci sono state le repliche del pubblico ministero Francesco Rotondo in merito ad alcune posizioni. Nella prossima ci saranno le contro-repliche dei legali che precederanno la sentenza.