Il ministro al congresso provinciale di FdI a Melito
«Ricostruire nel mondo un nuovo immaginario positivo italiano: lo sta facendo in maniera splendida ed esemplare Giorgia Meloni, che ha ottenuto un grande recupero di prestigio della nostra nazione sullo scenario internazionale testimoniata anche dalla importante mediazione condotta a Bruxelles nei giorni scorsi». Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al congresso provinciale di FdI in corso a Melito (Napoli).
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«Noi stiamo provando a fare un concorso, un sostegno a questa azione promuovendo la bellezza dell’Italia e i suoi valori culturali», ha aggiunto. «Con il nostro lavoro stiamo mettendo insieme tanti tasselli, che sono parte del disegno dell’identità e della consapevolezza. Noi amiamo il nostro patrimonio culturale perche’ siamo di destra. Nella quintessenza di appartenenza culturale al conservatorismo c’è il Dna dell’amore per il patrimonio e per la nostra storia, alla quale siamo intimamente legati».
Il Museo del Ricordo
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, auspica «la convergenza più ampia possibile» in Parlamento a sostegno del ddl per l’istituzione a Roma del Museo del Ricordo. Il ricordo permanente delle Foibe, sottolinea Sangiuliano, non vuol essere «un atto polemico ma la ricerca di una verità storica, la necessità di colmare un buco nero nella storia. È doveroso creare un luogo dove la vicenda possa essere raccontata alle nuove generazioni. Spero ci sia una convergenza la più ampia possibile come avvenuto per la discussione sulla nascita a Roma del Museo della Shoah, che esiste in tutte le capitali europee».
I fond Fsc
In merito alla polemica del governatore campano Vincenzo De Luca contro il ministro Fitto in merito al mancato sblocco dei fondi di sviluppo e coesione ha affermato: «Non è che Fitto non voglia erogare risorse alla Campania, anzi vuole darle, come ha fatto con altre regioni italiane, ma i fondi non vanno buttati a pioggia».
«Devono essere collegati a un programma preciso e dettagliato, con idee chiare di ciò che si vuole fare nell’interesse della collettività. La Regione ha speso solo 3,5 miliardi sui 9,3 destinati alla Campania ovvero il 37% delle risorse attribuite per la programmazione 2014-2020. Presentateci un programma credibile e basato su esigenze concrete e lo Stato farà la sua parte e finanzierà il programma, ma non chiedeteci risorse che non sappiamo dove finiscono», ha concluso.