Il Mur ha messo a disposizione 6 milioni di euro
Prosegue il lavoro per l’insediamento del sistema accademico a Caivano. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha tenuto oggi a Napoli – nella sede della Suor Orsola Benincasa – una riunione con i rettori delle istituzioni campane, il commissario di Governo, Fabio Ciciliano, e Filippo Dispenza. A quanto si apprende, l’incontro è servito per aggiornare lo stato dei lavori per l’arrivo di corsi universitari nella cittadina napoletana.
Il Mur ha messo a disposizione 6 milioni di euro attraverso il cosiddetto decreto Caivano, approvato lo scorso settembre: 5 per la rigenerazione di edifici e spazi da destinare ad attività educative e formative grazie al sostegno delle università campane. L’altro milione per l’orientamento e il supporto psicologico. La struttura commissariale ha individuato una serie di immobili da mettere disposizione degli atenei campani. Il sito che sarà individuato verrà predisposto come sede universitaria proprio grazie ai fondi Mur.
La riunione è servita poi anche a fare il punto sui corsi da installare. Sul punto è emersa un forte spirito di collaborazione tra gli atenei. L’orientamento è quello di istituire una variegata offerta formativa – sia universitaria che professionale – rispondente alle esigenze e peculiarità del territorio e che veda protagoniste anche le AFAM (accademie, conservatori e istituti di belle arti). Quella prefigurata è una sorta di Scuola di arti e mestieri, con corsi in agraria, botanica, tessile, arte orafa, ma anche scienze infermieristiche, scienze motorie, musicali.
Bernini: territori parlano e noi abbiamo il dovere di ascoltarli
«I territori parlano e noi abbiamo il dovere di ascoltarli. L’università e l’alta formazione artistica, musicale e coreutica rappresentano una grande occasione per la riqualificazione e il rilancio dei territori. Caivano è un Comune che nel passato è stato ferito, ma ora è pronto per il proprio riscatto. Il ministero è pronto a fare la propria parte perché è a Caivano per restare. Vogliamo offrire possibilità di rilancio ai tanti talenti che meritano un’occasione. Ma questo è solo un modello» ha detto, come si apprende, il ministro dell’Universitá e della ricerca Anna Maria Bernini durante l’incontro.
«Il mio Ministero, insieme a tutta la comunità accademica e dei centri di ricerca, sarà in tutti i territori per troppo tempo dimenticati o feriti, come le zone colpite dai terremoti degli scorsi anni o da calamità naturali come le alluvioni», ha concluso.