Cinema, «Io Capitano» in corsa per gli Oscar ma Oppenheimer guida nomination

di redazione

Il ministro Sangiuliano: orgoglio per l’Italia

L’avventura di Io Capitano verso gli Oscar continua: il film di Matteo Garrone candidato dell’Italia è entrato in cinquina per il migliore film internazionale, mentre Oppenheimer di Christopher Nolan continua la corsa inarrestabile verso la notte delle stelle forte di 13 candidature, una in meno di Titanic nel 1998. Le nomination per gli Oscar del 10 marzo sono state annunciate oggi a Los Angeles.

Oppenheimer senza rivali

Quanto a numeri (tra cui miglior film, regista, attore protagonista, attori non protagonisti e miglior sceneggiatura non originale), il film sul padre della bomba atomica ha superato altri favoriti: Povere Creature! di Yorgos Lanthimos si è fermato a undici, Killers of the Flower Moon a dieci (tra cui la decima da regista per Martin Scorsese che ha superato così Steven Spielberg), Barbie a otto (con due escluse eccellenti, Greta Gerwig regista e Margot Robbie migliore attrice) e Maestro a sette (snobbato Bradley Cooper per la regia).

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Per la prima volta, tre film diretti da donne sono nella top ten: Barbie, Past Lives della coreano-americana Celine Song e Anatomia di una Caduta della francese Justine Triet, il cui film, Palma d’Oro a Cannes, era stato boicottato dalla Francia per il miglior film straniero.

Oggi Justine è diventata l’ottava donna candidata agli Oscar per la regia. Con Greta Gerwig out, sfiderà gli uomini in cinquina: Scorsese, Nolan, Lanthimos e il britannico Jonathan Glazer di Zone of Interest. Giurati da 93 Paesi, un altro record, hanno scelto le candidature. Oppenheimer e Barbie, fenomeni dell’estate al cinema con incassi globali di 2,3 milioni di dollari, se la vedranno per il premio più prestigioso con American Fiction, The Holdovers, Killers of the Flower Moon, Maestro, Povere Creature!, Past Lives, Anatomia di Una Caduta e The Zone of Interest. Non tutti film del tipo che piace alle major e attenzione agli stranieri: potrebbero riservare sorprese. Netflix, che non ha mai vinto per il miglior film, è in testa alle nomination a quota 18 davanti a Apple, Searchlight della Disney e Universal.

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Miglior attrice

Per la migliore attrice la sfida sarà tra Lily Gladstone di Killers of the Flower Moon (la prima candidata nativa-americana) ed Emma Stone di Povere Creature! (la premio Oscar 2017 per La La Land è alla sua quarta), in corsa con Carey Mulligan (Maestro), Sandra Huller di Anatomia di una Caduta e Annette Bening di Nyad: il piccolo film sulla maratona a nuoto Cuba-Florida di una ultraswimmer sessantenne si è rivelato tra le sorprese di oggi, con una chance da non protagonista anche a Jodie Foster, la prima in 29 anni.

Miglior attore

Tra gli attori, i candidati sono gli stessi della Screen Actors Guild: Cooper per Maestro, Colman Domingo per Rustin’ (il secondo uomo apertamente gay candidato per la parte di un gay dopo Ian McKellan nel 1999), Paul Giamatti per Holdovers, Murphy per Oppenheimer e Jeffrey Wright per American Fiction: snobbato di nuovo Leonardo DiCaprio, mentre il film di Scorsese ha guadagnato una nomination da non protagonista a Robert De Niro.

Sempre sul fronte degli attori, i giovani non hanno sfondato: nessun under 40 è entrato nelle nomination (inclusi i ruoli non protagonisti), mentre tra le attrici sette su dieci erano sotto i 40. Quanto al film straniero, in una lista dal sapore eurocentrico, corrono contro Io Capitano, già Leone d’Argento per la regia all’ultima Mostra di Venezia, lo spagnolo La Società della Neve di J.A. Bayona, il tedesco The Teachers’ Lounge di İlker Çatak, il britannico The Zone of Interest di Glazer e Perfect Days, candidato dal Giappone ma con la regia di Wim Wenders.

I commenti

«Siamo felici che l’avventura continui», ha detto Garrone con cui si è congratulato il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano: «È un grande riconoscimento per il film di Matteo Garrone e per tutto il cinema italiano» ha affermato. «Io Capitano è un film straordinario che racconta una storia di coraggio e dignità. Sono orgoglioso che sia stato apprezzato dalla Academy dopo il prestigioso riconoscimento del Premio Leone d’Argento per la regia all’ultima edizione del Festival di Venezia».

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