Notificata dai pm la chiusura indagine
La procura di Roma ha chiuso l’indagine che vede indagato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per l’accusa di falso in bilancio. Il procedimento è quello legato a presunte plusvalenze fittizie intorno all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. Trasferimento che costò alla società partenopea 71,2 milioni di euro: 50 milioni e altri 21 attraverso i cartellini di Orestīs Karnezīs e di tre giovani: Liguori, Manzi e Palmieri.
Il fascicolo, avviato dai magistrati della Capitale nel settembre scorso, è stato trasmesso dalla procura di Napoli. Nel giugno 2022, su mandato dei magistrati napoletani, gli investigatori della Guardia di finanza aveva sequestrato le carte relative all’acquisto del nigeriano Osimhen – dal club francese del Lille per circa 71 milioni di euro, 50 in contanti e gli altri attraverso i cartellini di alcuni calciatori – con perquisizioni svolte a Castel Volturno, Roma e in Francia. È coinvolta anche la società Calcio Napoli. L’atto di chiusura delle indagini è stato notificato anche agli altri indagati: si tratta dei membri del Consiglio di amministrazione che era in carica all’epoca dei fatti.
La difesa: solo un avviso che le indagini sono state concluse
«Si è chiusa l’inchiesta che era stata archiviata con il riferimento a ipotesi di reati tributari. Ora leggeremo le carte dell’inchiesta, ricordo che questo di oggi non è un rinvio a giudizio ma una chiusura di indagini». Lo afferma all’ANSA Fabio Fulgeri, l’avvocato che si occupa della difesa di Aurelio De Laurentiis.
«Tendenzialmente – spiega il legale – il falso in bilancio nella propria ipotesi originaria di reato nasce per l’idea di frodare il fisco, ma in questo caso ciò non è avvenuto, è un’ipotesi già esclusa dai magistrati a Napoli. Rimane però in piedi l’indagine. Ricordo che quello di oggi non è un rinvio a giudizio, ma un avviso che le indagini sono state concluse e ora possiamo prendere visione degli atti per poi cominciare a spiegare la nostra difesa formale davanti al pm. Credo che nella prossima settimana, da giovedì in poi, potremo leggere gli atti e vedremo di spiegare le nostre ragioni».
Il legale conferma che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis andrà in procura «a spiegare l’operazione e a difendersi», spiega il legale, sottolineando che «vediamo cosa ci contestano – ha detto – perché non c’è necessità di individuare il dolo da profitto, ci si chiede quale sarebbe il vantaggio del Napoli visto che la Procura federale ha già escluso questi vantaggi, vedremo».