Finora incassati 101,9 miliardi
Un’ultima richiesta per chiudere «un anno di grande impegno» e impostare la rotta del 2024. All’indomani del bonifico Ue da 16,5 miliardi di euro per la quarta rata, l’Italia rispetta la tabella di marcia del suo Pnrr e invia a Bruxelles la domanda di pagamento della quinta tranche da 10,6 miliardi. Una duplice meta centrata dopo i lunghi mesi di confronto con i servizi di Ursula von der Leyen nel complesso negoziato per ridisegnare gli obiettivi del maxi-piano da 194,4 miliardi.
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Messa da parte la soddisfazione del risultato, Roma è determinata, nelle parole della premier, «a proseguire il lavoro anche nei prossimi mesi». Mesi durante i quali il governo dovrà continuare a inanellare traguardi e a rendicontare la spesa dei 101,9 miliardi incassato finora. In attesa del quinto versamento che, ha preannunciato il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, sarà oggetto di un esame Ue «molto rigoroso». A dossier finalizzato al termine dell’ultima cabina di regia prima di Natale, la richiesta dell’Italia è stata inviata alla Commissione europea completa dei 52 obiettivi, tra target e milestone, concordati nei mesi scorsi.
Ora il consueto iter di verifica prende il via: il primo a esprimersi sarà come sempre l’esecutivo Ue, poi toccherà al Comitato economico e finanziario dare la sua approvazione, prima della vidimazione finale del Consiglio Ue.
I traguardi della tranche
Nel lungo elenco di traguardi della tranche figurano investimenti nei comparti dell’agricoltura per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e la produzione di energia verde; del settore idrico, con nuove opere per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e per ridurre le perdite di rete; dell’ambiente, con attenzione agli impianti di valorizzazione dei rifiuti; ma anche nei trasporti, con il rafforzamento del parco autobus a emissioni zero; delle infrastrutture, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Mezzogiorno e l’alta velocità lungo la tratta Salerno-Reggio Calabria.
E in tema di riforme Palazzo Chigi ricorda di aver centrato gli obiettivi sulla piena operatività dell’e-procurement, la riorganizzazione del sistema scolastico, la riforma della concorrenza e il quadro legislativo degli appalti pubblici. Un risultato, è l’osservazione di Fitto, «frutto di un grande lavoro di squadra e di un dialogo costante e positivo con la Commissione», che ha portato l’Italia a chiedere formalmente per prima tra i Ventisette il quinto pagamento dal Next Generation Eu. Nel 2024 i target e milestone da raggiungere saranno quelli della sesta tranche da 11 miliardi entro giugno, e della settima da 18 miliardi entro dicembre. E, nell’anno del voto, dal buon esito dell’azione di Roma passa anche il successo dell’Europa nel suo più grande programma di spesa della storia.
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