Ci sono voluti anni per fare l’inventario
La Procura di Napoli ha delegato il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri per l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale partenopeo, ed avente ad oggetto 361 opere librarie illecitamente sottratte al patrimonio indisponibile dello Stato italiano.
Si tratta di preziosi volumi – molti dei quali risalenti al ‘500 e al ‘600 – che sono stati illegalmente asportati dall’antica Biblioteca dei Girolamini una delle più prestigiose istituzioni culturali della città di Napoli – e di cui attualmente si sono perse le tracce. Al provvedimento di sequestro – si legge in una nota a firma del procuratore Nicola Gratteri – si è giunti dopo una lunga e paziente attività di inventario avviata all’indomani del sequestro disposto nel 2012 del complesso monumentale gravemente depredato e saccheggiato nel corso degli anni, con migliaia di libri, parte dei quali si è accertato essere stati illecitamente esportati e commercializzati all’estero.
L’opera di inventario dei beni trafugati, disposta dalla Procura di Napoli, è risultata estremamente difficoltosa in ragione della condizione di «caos organizzato» posto in essere da precedenti gestioni del complesso monumentale, che si è accertato essere state direttamente coinvolte nella attività di spoliazione dell’eccezionale patrimonio archivistico e librario della Biblioteca.
Attualmente il complesso monumentale è stato restituito a una nuova gestione ma risulta ancora mancante delle opere di pregio oggetto del sequestro. Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli è stato dunque delegato alle attività di rintraccio delle opere al fine di eseguire il relativo sequestro.