Nasce l’intergruppo parlamentare «Dieta Mediterranea»: presentato a Montecitorio

di redazione

La presidente Schifone: «un nostro patrimonio valoriale che dobbiamo orgogliosamente valorizzare»

Nasce l’intergruppo parlamentare ‘Dieta Mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura’, presentato a Montecitorio dalla presidente Marta Schifone che ha annunciato l’adesione bipartisan già di 52 parlamentari, tra senatori e deputati, di maggioranza e opposizione. Un tema, ha detto la presidente Schifone, che «investe la salute, la nutrizione, la cultura. La Dieta Mediterranea è un nostro patrimonio valoriale che dobbiamo orgogliosamente valorizzare».

Lollobrigida: Uno strumento in più nella nostra battaglia

A questa schiera di adesioni si è aggiunto il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida: «Sono venuto qui per iscrivermi al gruppo – ha annunciato – questa iniziativa avrà capacità di confronto e porterà consapevolezza. Uno strumento in più nella nostra battaglia per garantire che la sicurezza alimentare nel mondo sia legata non al mero cibo, ma al buon cibo. Siamo fortunati in Italia ad avere la cultura della qualità a tavola».

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Gemmato: la corretta nutrizione è anche un’arma di sostenibilità del Ssn

Per il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato «è la Dieta Mediterranea, insieme forse alla maggiore esposizione al sole, che ci fa primeggiare, a parità di condizioni di accesso universalistico al sistema sanitario, per longevità. Ma la corretta nutrizione è anche un’arma di sostenibilità del Ssn: oggi in un Fondo sanitario di 136 miliardi di euro, solo il 5% viene speso in prevenzione e il restante 95% nella cura. È un sistema che non tiene, non ha orizzonti. Va dunque introdotto un concetto di sostenibilità di sistema e questo intergruppo fornirà utili contributi. Inoltre la stabilità, insieme all’enorme produttività del Parlamento, ci consente infatti in questa legislatura di avere orizzonti. C’è alchimia orizzontale che ci permette di guardare con ottimismo al futuro».

In questo contesto il presidente della Commissione Agricoltura del Senato Luca De Carlo (Fdi) ha sottolineato come «il mondo guarda all’Italia come punto di riferimento nei corretti stili nutrizionali. Sulla carne sintetica inoltre siamo stati avanguardisti, ma tutta questa capacità di sistema va messa a terra e salvaguardando la Dieta Mediterranea salviamo il corpo ma anche l’anima di una Nazione ricca di biodiversità e prodotti Dop e Igp, inclusiva e aperta».

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Al debutto hanno assistito anche gli chef stellati Francesco Cerea (Da Vittorio a Brusaporto) e i fratelli Serva (La Trota a Rivodutri). A coordinare il comitato tecnico-scientifico l’endocrinologo e dietologo Flavia Correale e Alessandro Circiello, presidente Unione regionale Cuochi Lazio della Federazione italiana Cuochi (Fic). «Tutto parte dalla nostra alimentazione e da come cuciniamo. Da tempo – ha sottolineato Circiello – portiamo avanti l’alleggerimento di alcune grammature nelle ricette tradizionali. Sottolineando l’importanza di sostituire i prodotti ultraprocessati con quelli di stagione, che peraltro costano anche meno».

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