È «battaglia» sulla premeditazione
La Procura di Torre Annunziata, rappresentata in aula dal pm Andreana Ambrosino, ha chiesto una nuova perizia collegiale per Adalgisa Gamba, la donna accusata di aver ucciso il figlio di 2 anni e mezzo, Francesco, sulla spiaggia di Torre del Greco il 2 gennaio 2022. Lo riporta un articolo di Dario Sautto per «il Mattino».
Necessaria, dunque, per l’accusa, una nuova perizia per stabilire se la donna fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti. I giudici della prima sezione della Corte di Assise, presidente Teresa Annunziata, hanno deciso di riservarsi qualsiasi valutazione, rinviando l’udienza al prossimo 31 gennaio. La donna, che ha confessato di aver ucciso suo figlio perché lo credeva autistico, è detenuta nel carcere femminile di Pozzuoli. Secondo l’accusa la decisione di uccidere il piccolo era stata premeditata e maturata nel corso dei mesi.
«Per procurarsi un alibi -ha detto l’avvocato Luigi Ulacco, parte civile per conto del padre del bimbo – aveva gettato in mare il telefonino con le ricerche effettuate su Google e la sciarpa che aveva utilizzato per soffocare il bimbo, facendo così sparire le prove». Il cellulare fu poi recuperato e le perizie eseguite restituirono decine di ricerche, anche sulla condanna in caso di infanticidio.
L’avvocato della donna, Salvatore Del Giudice, si è opposto alla nuova visita. Secondo a difesa è sufficiente quella del perito nominato dalla Corte che ha riscontrato un vizio totale di mente al momento dei fatti. Adalgisa Gamba, secondo il dottor Tramontano, non era in grado di intendere e di volere quella sera.
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