Per la tentata estorsione al pensionato in manette i vertici del clan Prinno
Prima i pugni e i calci, e poi la minaccia: «se so che vai alla polizia ti sparo». Ha 75 anni la vittima dell’estorsione che ha visto protagonisti a metà dello scorso novembre Giuseppe e Dario Prinno, 67 e 30 anni, zio e nipote, ritenuti entrambi ai vertici dell’omonimo clan di camorra napoletano. La Squadra Mobile di Napoli (coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini) li ha arrestati per avere tentato di estorcere al 75enne ben 5mila euro («per i carcerati») in seguito all’acquisto di un’abitazione nella roccaforte del gruppo malavitoso, a Rua Catalana.
«Vedi come devi fare, ma mi devi dare questi soldi, ti do tre-quattro giorni per darmeli», avrebbe detto Giuseppe Prinno al 75enne riuscito a comprarsi la casa nella roccaforte del clan dopo una vita trascorsa a lavorare come marittimo. La richieste estorsiva è stata rivolta alla vittima appena un mese fa ma le indagini della polizia, coordinate dalla DDA di Napoli (pm Celeste Carrano) sono state rapide ed efficaci. Le botte ricevute hanno costretto la vittima a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale Vecchio Pellegrini che giudicarono le lesioni causate dalle percosse guaribili in 7 giorni.
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