Appurata l’esistenza di ben 146 vittime
Otto persone arrestate, di cui quattro in carcere e altrettante agli arresti domiciliari: è l’esito dell’operazione ‘Sfarzo criminale’, nell’ambito di un’inchiesta sulle frodi sull’acquisto online di capi d’abbigliamento e accessori d’alta moda, scattata nelle prime ore di oggi e condotta nel capoluogo campano dai carabinieri dei comandi provinciali di Verbania e Napoli, coordinati dalla procura di Napoli.
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Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi informatiche e accesso abusivo a sistemi informatici. L’inchiesta era partita da un caso proprio a Verbania, Utilizzando tecnologie avanzate per eludere i complessi sistemi di sicurezza degli istituti di credito, il network criminale, basato in provincia di Napoli, sarebbe riuscito a sottrarre alle vittime circa 164mila euro. Le frodi, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, erano finalizzate all’acquisto di capi e accessori di rinomati brand di alta moda.
I militari, partendo da una truffa informatica perpetrata nel 2021 ai danni di un correntista di un istituto di credito piemontese, sono riusciti a documentare oltre 300 episodi, tra quelli tentati e quelli consumati, ai danni di 146 vittime residenti in Piemonte, Lombardia, Calabria, Lazio, Campania, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Sicilia, Abruzzo, Toscana, Trentino, Sardegna, Marche, Puglia e Friuli-Venezia Giulia.
La tecnica del phishing
Le indagini, scaturite da una denuncia presentata ai carabinieri di Verbania nel 2021, hanno portato all’individuazione di un network criminale basato a Napoli che, attraverso la tecnica del phishing, si appropriava dei dati dei correntisti riuscendo così a svuotare i conti bancari. Le vittime ricevevano messaggi telefonici, del tutto simili a quelli provenienti dai propri istituti di credito, contenenti un link che, se aperto, indirizzava a un sito web clone di quello della banca, sul quale venivano indotte a inserire dati sensibili come nome utente, password e pin d’accesso al conto.
Una volta ottenute le credenziali, l’organizzazione criminale procedeva a effettuare bonifici e a creare carte di credito virtuali attraverso le quali riuscivano a svuotare i conti correnti, procedendo ad acquisti di beni di lusso su portali web o in esercizi commerciali di Milano e Roma. Il denaro indebitamente sottratto è stato recuperato attraverso un provvedimento di sequestro di beni, conti correnti e oggetti di valore detenuti dai membri dell’organizzazione. Durante una perquisizione eseguita a Napoli, due degli otto arrestati sono stati sorpresi in flagranza di reato mentre perpetravano una truffa nei confronti di un correntista.
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