Il ministro: «Carlo e Alessandro Poerio sono state due figure fondamentali del Risorgimento italiano»
«L’anno prossimo dedicherò una grande mostra ad Antonio Gramsci, che ritengo un pensatore centrale del ‘900. Lui invoca il popolo nazione». Lo ha detto il ministro per la cultura Gennaro Sangiuliano, a Napoli, nel ricevere il Premio Poerio 2023 all’Istituto di Studi Filosofici di Napoli.
Oltre che su uno dei fondatori del Pci, il ministro ha spiegato che ci saranno anche «mostre su Mazzini e sui principali personaggi del Risorgimento, costruendo una cultura anche attraverso le storie dei singoli. Il Risorgimento viene ora descritto pure in un film in uscita su Mameli e noi al ministero lavoriamo alla riscoperta di quei valori».
Riguardo al premio Poerio, Sangiuliano ha ricordato che «Carlo e Alessandro Poerio sono state due figure fondamentali del Risorgimento italiano». E riscoprire questo periodo storico «significa creare una connessione diretta con la nostra identità nazionale, che abbiamo continuamente bisogno di coltivare».
«Grazie a chi con fatica individuale porta avanti queste iniziative e scegliamo non campi divisivi, ma quelli che ci possono unire, questo è il punto più avanzato della democrazia, avere una visione unitaria all’interno della quale ci possono essere idee diverse» ha detto anche durante la cerimonia.
«Recentemente abbiamo presentato un libro di Giuliano Amato su Cavour, è importante recuperare il Risorgimento perché la nazione deve avere radici, un humus identitario in cui si sviluppa una dialettica politica – ha affermato dal palco – la Costituzione seppe guardare avanti ma esiste anche un sostrato storico, la storia ci dà categorie interpretative del presente e ci consente di pensare al futuro».
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