Il consigliere del ministro Sangiuliano: «Significativo che sia accaduto a Napoli»
«Si è concluso con un successo straordinario il ‘Cultural Heritage in the 21st centur’ dell’Unesco a Napoli, anche per l’organizzazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura. La conferenza si è rivelata una felice intuizione perché non aveva solo l’obiettivo di discutere della tutela del patrimonio mondiale ma anche la necessità di sancire l’interdipendendenza tra patrimonio materiale e immateriale». Lo afferma Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
«Fino a oggi fa i due pilastri erano concepiti in maniera separata. I beni materiali sono stati configurati, infatti, mezzo secolo fa, mentre quelli immateriali solo nel 2003. Oggi con il documento finale ‘Spirito di Napoli’ si è stabilito, per iscritto, la stretta connessione tra i due. Fondamentali per la tutela della società tenuto conto dell’importanza della cultura nella costruzione della convivenza sociale. Significativo che sia stato stipulato proprio a Napoli, emblema di questo concetto, dove le ricchezze architettoniche e storiche si sposano alla perfezione con le tradizioni, la storia, le modalità della vita napoletana», ha concluso Schifone.
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