Il giovane indagato tentato omicidio
La svolta nel mistero della scomparsa dei due ex fidanzati 22enni veneti, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, ha imboccato la strada più drammatica. Un video della zona industriale di Fossò (pochi chilometri dall’abitazione di Giulia), esattamente dove erano state ritrovate quelle che sembravano delle tracce di sangue, mostra una lite tra i due e l’aggressione dell’ex fidanzato. Un elemento che ha portato la procura di Venezia ad indagare Turetta per tentato omicidio.
I fotogrammi che mostrano l’aggressione sono stati estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza di un’azienda non lontana dal luogo dell’aggressione. Incredula la famiglia del ragazzo che ha assistito a un’approfondita perquisizione di casa propria durata tre ore e mezza e conclusa con i carabinieri che hanno prelevato del materiale informatico del ragazzo.
Il legale: vicenda ha dell’incredibile
«Quanto ipotizzato li lascia colpiti, attoniti, increduli – ha detto Emanuele Compagno, avvocato d’ufficio di Filippo Turetta – ha dell’incredibile questa vicenda perché da tutti Filippo è descritto come persona mite, un bravo ragazzo con buoni rapporti con tutti e mai screzi. Siamo di fronte ad una famiglia modello, molto bella e unita, molto uniti tra di loro. A maggior ragione appare tutto inspiegabile». Si attende ancora una conferma dell’analisi del Dna sulle macchie di sangue trovate a terra nel luogo della lite dei due.
La speranza della famiglia
A una settimana di distanza dalla scomparsa dei due giovani il fatto inizia a mostrarsi in tutta la sua drammaticità. «So che Giulia è trattenuta contro la sua volontà perché non starebbe mai così tanto tempo senza dare notizie di se’. Quello che dico è «ritornate, riportaci Giulia, fatti vedere, fermati. Non ti giudichiamo ma è il momento di fermarsi e parlare assieme – ha spiegato il papà di Giulia in un nuovo, ennesimo, disperato appello – se ci senti anche solo facci sentire la voce di Giulia». Anche questo potrebbe essere una speranza perché i giorni sono tanti ed è estenuante, le forze vengono meno per noi familiari».
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