Napoli, cabina di regia con Sangiuliano e Manfredi: via alla riqualificazione del Real Albergo dei Poveri

Il ministro: «Per il 2026 ce la dobbiamo fare assolutamente»

Entra nel vivo il percorso di riqualificazione del Real Albergo dei Poveri, l’imponente edificio settecentesco voluto da Carlo III di Borbone e noto anche come Palazzo Fuga, dal cognome dell’architetto che lo ha realizzato. Dopo anni d’incuria e di abbandono, lo scorso 8 marzo il ministero della Cultura e il Comune hanno siglato il protocollo d’intesa per il progetto di restauro, valorizzazione e rigenerazione urbana della struttura e dell’ambito urbano compreso tra piazza Carlo III, via Foria e piazza Cavour.

Il progetto per il Real Albergo dei Poveri

Il progetto rientra tra quelli inseriti nel Pnrr, che per i lavori ha destinato 100 milioni di euro, ai quali se ne sono aggiunti altri 33, stanziati come risorse aggiuntive dal MiC. Con la cabina di regia che si è tenuta oggi, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano e del sindaco Gaetano Manfredi, è tutto pronto per l’avvio dei lavori, che dovranno essere completati entro il 2026, così come prescritto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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Una parte degli enormi spazi a disposizione sarà destinata Museo archeologico nazionale, che potrà utilizzarli per esporre in maniera permanente le collezioni che al momento sono relegate nei depositi, ma anche per l’allestimento di mostre temporanee. All’interno di Palazzo Fuga avrà una sede anche l’università Federico II, che potrà offrire nuove opportunità formative ai giovani e qualificare il tessuto umano della zona, in particolare con l’attivazione di scuole di alta specializzazione e con uno studentato.

Un punto fondamentale del progetto di rilancio dell’edificio, su cui Sangiuliano batte molto, sarà la grande Biblioteca nazionale di Napoli, che qui vedrà trasferito gran parte del suo patrimonio e dei suoi uffici. Oltre alla possibilità di consultare i testi, sono previsti infatti spazi di aggregazione per i giovani e laboratori innovativi. La restante parte dell’edificio sarà destinata alle imprese, con lo scopo di realizzare anche attività economiche importanti per la sostenibilità della struttura e per lo sviluppo culturale e turistico del territorio.

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Il più grande edificio pubblico in Europa

«Per il 2026 ce la dobbiamo fare assolutamente» ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rispondendo a una domanda sul possibile rischio di perdere i fondi Pnrr per gli interventi all’Albergo dei poveri a Napoli, ed ha aggiunto: «Del resto non io, ma istituzioni terze dicono che sul Pnrr Cultura, grazie anche agli ottimi dirigenti che ci stanno lavorando, noi siamo davanti a tutti quanti in Europa. Non sono chiacchiere, sono fatti».

«Non ho elementi statistici per dire una cosa del genere ma alcuni esperti dicono che questo è il più grande edificio pubblico in Europa. Certo c’è la biblioteca nazionale di Parigi – ha aggiunto – ma noi giochiamo per vincere il campionato». A Palazzo Fuga troverà spazio una «public library che oltre a contenere libri, sarà un luogo d’incontro, uno spazio di vita per i giovani che potranno venire qui a studiare e a condividere le loro idee e fare cultura. Ci saranno – ha proseguito – sale convegni, una grande sala per fare grandi manifestazioni culturali, avremo spazi per cinema e teatro. La cultura nelle sue multiformi articolazioni si potrà ritrovare in questo luogo».

Manfredi: «Un momento molto importante»

«È un momento molto importante che trasformerà questo luogo ma anche il quartiere. È un intervento che fa parte di un grande progetto di trasformazione urbana di cui Napoli può essere orgogliosa». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. «È un grande progetto integrato di grande qualità – ha sottolineato il sindaco – che ha visto la collaborazione di tante istituzioni, esperti anche internazionali. È una proposta veramente all’avanguardia a livello europeo, tale che trasformerà l’Albergo dei Poveri in una grandissima fabbrica della cultura rivolta ai cittadini, ai nostri giovani per avere formazione, per creare impresa, per creare cittadinanza». L’avvio dei lavori è previsto tra qualche settimana.

Manfredi ha spiegato che è stato chiesto ai progettisti «di fare una cantierizzazione che consentirà degli usi temporanei continui, paralleli alla realizzazione dei lavori. Quindi – ha spiegato – ci saranno sempre degli spazi aperti che utilizzeremo per mostre, per attività pubbliche e legate alle associazioni e in parallelo si faranno i lavori strutturali». Per la riqualificazione di Palazzo Fuga è previsto l’impiego di centinaia di lavoratori, di molta forza lavoro. «Questo significa – ha concluso il sindaco – anche tanto lavoro per il nostro territorio e abbiamo chiesto all’impresa di coinvolgere al massimo le maestranze locali».

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