Il ministro: questo denaro andrà alle famiglie e ai lavoratori più svantaggiati
«Siamo intervenuti per riportare giustizia e consentire ai più deboli di difendersi. Il denaro andrà alle famiglie e ai lavoratori svantaggiati». Lo ha affermato il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervistato a Omnibus su La7. «C’era un fenomeno chiaro a tutti – ha aggiunto – i tassi di interesse aumentati dalla Bce sono stati subito recepiti dalle banche, che hanno aumentato i mutui con tassi variabili mettendo in ginocchio le famiglie, ma non hanno aumentato in misura uguale i tassi che pagano sui risparmi degli italiani».
«Prima di noi l’ha fatto la Spagna», ha ricordato Urso. «L’innalzamento dei tassi di interesse ha provocato un rallentamento nei consumi e a questo le banche non hanno corrisposto come dovevano. Anche qualche banchiere molto famoso nei mesi scorsi ha detto che poteva essere una misura ragionevole», ha detto.
«C’è una famiglia che ha un tasso variabile sulla prima casa che paga anche col risparmio che ha in banca: il tasso variabile schizza alle stelle, il risparmio in banca non viene retribuito parimenti. Siamo intervenuti – ha spiegato – per riportare giustizia e consentire ai più deboli di difendersi anch’essi perché questo denaro andrà alle famiglie che hanno bisogno per pagare i mutui aumentati e ai lavoratori più svantaggiati col taglio del cuneo fiscale: andrà a chi ne ha più bisogno, per questo questa misura non è né di destra né di sinistra, è giusta, responsabile e condivisa anche in Parlamento».
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