L’8 luglio in Villa Comunale la messa in scena della tragedia con la partecipazione straordinaria di Gianfranco Gallo
Dal 4 al 13 luglio 2023 ritorna ad Arzano “La Festa di Santa Giustina”. La kermesse, divenuta nel tempo una tradizione consolidata e un patrimonio in continua evoluzione, in cui usi, costumi e pratiche del presente si fondono con valori, attività ed azioni del passato, rappresenta un momento di profondo scambio culturale ed offre l’opportunità di godere di momenti conviviali e di puro intrattenimento.
“La Festa di Santa Giustina” è organizzata dalla Pro Loco ArzaNostra Aps e dalla Chiesa S.Agrippino con il Patrocino del Comune di Arzano e vede come partner l’IIS Don Geremia Piscopo, il Liceo Giordano Bruno e la Mktg Culturale – AbaNa.
La leggenda di Santa Giustina
Stando alle testimonianze cristiane, Giustina avrebbe trascorso gran parte della sua vita a Trieste, per poi esser giustiziata dalle autorità romane. La sua colpa? Esser fedele a Cristo ed aver respinto tutti coloro che l’avrebbero voluta in sposa. Tra questi anche un collaboratore del console Fabiano che, dopo esser stato ripudiato, la denunciò alle autorità.
Giustina fu condannata a morte, ma la sua esecuzione fu avvolta da un alone di mistero: le frecce che le venivano lanciate non la colpivano, mentre chi le lanciava sudava sangue. Fu così che si decise di decapitarla, tra le rivolte del popolo, costringendo il console al suicidio. Il corpo della santa si troverebbe ad Arzano, in una delle cappelle a lei dedicata nella chiesa di Sant’Agrippino. La leggenda narra, infatti, che durante il trasporto del carro con il corpo da Trieste alla Sicilia, dove doveva essere deposta, i buoi, giunti ad Arzano, si sarebbero rifiutati di proseguire. Da quel momento Giustina viene considerata la santa protettrice di Arzano (insieme a Sant’Agrippino) e la sua figura viene celebrata con una rappresentazione teatrale, la cosiddetta “Tragedia di Santa Giustina”.
Il Culto e la Festa di Santa Giustina
Nel 1858, per interessamento dei Padri della Missione (detti anche Verginisti), avvenne la traslazione ad Arzano delle spoglie mortali di Santa Giustina, martire cristiana vissuta nel III secolo. Da quella data si è diffuso ad Arzano il culto, che nel corso dei decenni successivi si andò sempre più radicando, influenzando le pratiche e il sentimento religioso della comunità arzanese. Difatti, pur se il culto verso Sant’Agrippino, protettore e patrono di Arzano, rimase vivo, i cittadini di Arzano sembrarono avere una devozione più intensa verso questa santa, tanto che non solo la elessero, al pari del primo santo, patrona e protettrice, ma addirittura le intitolarono la strada un tempo più importante del paese. Per lei, più che per Sant’Agrippino, componevano e cantavano inni e da lei imploravano grazie. Da lei la maggior parte dei cittadini prende ancora oggi il nome. Per lei organizzano una festa. A tal proposito resta memorabile quella del 1958, anno del centenario della traslazione delle sue spoglie.
Il progetto e il programma dei festeggiamenti
Al fine di discoprire e valorizzare il patrimonio storico, civile, religioso e culturale di Arzano, nonché per alimentare il senso di appartenenza alla comunità, la Pro Loco di Arzano ha elaborato un progetto dalla forte valenza socio-culturale, ovvero riportare a nuova vita “La Festa di Santa Giustina” che, per decenni, ha animato le strade e le piazze del paese e ha rappresentato una piacevole attrazione per le popolazioni circostanti.
Oltre alla messa in scena de “La Tragedia di Santa Giustina”, prevista in Villa Comunale il giorno 8 luglio alle ore 20:30 ad opera della compagnia teatrale arzanese “Arzano in Palcoscenico”, che vedrà la partecipazione straordinaria dell’attore Gianfranco Gallo nell’interpretazione del prologo, è prevista “La parata teatrale” con personaggi storici per le principali vie della città il giorno 7 luglio alle ore 19:30, la celebrazione della tradizionale “Messa solenne” nel giorno della ricorrenza del 13 luglio alle ore 19 presieduta dal Monsignor Francesco Beneduce, Vescovo ausiliare di Napoli, e l’allestimento, dal 4 al 15 luglio nella Cappella di Santa Giustina, della “Mostra Fotografica” a cura di Giovanni Bevilacqua. Le foto raccontano il “Centenario”, occorso nel 1958, a ricordo dell’arrivo delle reliquie della santa e testimoniano della partecipazione popolare.
La novità rispetto alle scorse edizioni risiede nella volontà di dar vita ad un progetto sistemico per far sì che il culto della santa, fortemente radicato nella storia arzanese, possa essere trasferito alle nuove generazioni e fatto oggetto non solo di riflessione spirituale, ma anche di esperienze formative scolastiche ed accademiche nel campo delle arti, dell’etica e della scienza. Un progetto che si ripeta annualmente senza interruzioni e che veda coinvolta non solo la comunità religiosa, ma tutta la cittadinanza. Si ambisce, altresì, a far diventare “La Festa di Santa Giustina” un evento attrattore della città dal punto di vista turistico e culturale favorendo anche una vivacità territoriale di tipo economico.