Il viceministro Sisto: «Così com’è, manca di tutti quegli elementi concreti che diano attuazione ad una vera giustizia riparativa»
Incontro fruttuoso ed interessante presso il palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, avente ad oggetto la giustizia riparativa, introdotta dalla nuova legge Cartabia.
Nell’incontro organizzato dal dipartimento giustizia riparativa «Enzo Tortora» A.P.S., con il patrocinio del consiglio dell’ordine degli avvocati di Torre Annunziata e moderato dall’avv. Francesco Schettino, sono intervenuti il presidente della corte di Appello di Napoli, il procuratore generale presso la corte di Appello di Napoli, il sen. Rastrelli, l’on. Patriarca, l’on. Costa ed il vice ministro della Giustizia, Paolo Sisto.
Decisamente stimolante il confronto, anche fortemente contrapposto, tra politica, avvocatura e magistratura sulla utilità, la fruibilità ma soprattutto la concreta applicabilità della giustizia riparativa… dell’effettiva riparazione del reato per la parte offesa dallo stesso.
Si intuisce l’utilizzo che se ne farà nei reati a querela, che vedono contrapposti una parte offesa e l’autore del reato, ma per quello procedibili di ufficio che vedono lo Stato quale parte offesa ed agente per la punizione del reato?
Questo nodo dovrà essere sciolto dalla politica che dovrà dare compiutezza alla legge e ad una norma potenzialmente utile, una effettiva applicabilità nel concreto. Questo l’impegno della politica e del governo
All’incontro ha partecipato l’ordine nella sua massima compagine, tra cui l’avv. Pasquale Striano, consigliere dell’ordine e commissario cittadino di Fratelli d’Italia; il presidente Damiano ha ringraziato il parterre per la partecipazione. Interessante l’intervento dell’organizzatore avv. Catello di Capua. Il viceministro Sisto ha concluso l’incontro, sottolineando la mancanza di tutti quegli elementi concreti che diano attuazione ad una vera giustizia riparativa e invitando le toghe tutte, magistrati ed avvocati, ad utilizzare tutte le risorse che la politica offre per garantire una giustizia migliore nell’interesse dei cittadini.
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