L’operazione a Torre Annunziata
Avrebbe sversato i reflui industriali della sua azienda florovivaistica in un canale affluente del fiume Sarno, contribuendo così all’inquinamento del corso d’acqua, e avrebbe utilizzato per la produzione di piante alimentari acque contaminate da coliformi fecali. Per questo motivo a Torre Annunziata (Napoli) un imprenditore è stato raggiunto da un ordine di sequestro della sua azienda agricola, eseguito dai carabinieri del comando gruppo per la tutela ambientale di Napoli. I reati ipotizzati sono inquinamento ambientale, commercio di sostanze alimentari nocive e scarico abusivo di reflui industriali.
Stando alle indagini svolte dai carabinieri del Noe, la ditta specializzata nel confezionamento e nella vendita di piantine aromatiche con marchio bio, avrebbe svolto la propria attività in violazione della normativa ambientale. Sarebbe stato accertato il deposito incontrollato e l’abbandono di rifiuti liquidi derivanti dai servizi igienici, ma anche lo scarico abusivo delle acque provenienti da una vasca di accumulo, contenenti concimi chimici e fitofarmaci, direttamente nel ‘canale Bottaro’, affluente del fiume Sarno.
Le indagini hanno consentito, inoltre, di accertare l’utilizzo, per l’irrigazione e quindi per la produzione di piante alimentari (basilico, prezzemolo, origano e salvia) destinate al consumo umano, di acque sotterranee prelevate da un pozzo abusivo, micrologicamente e chimicamente contaminate per la presenza di batteri coliformi, escherichia coli, enterococchi intestinali, indicativi di un elevato stato di contaminazione di origine fecale.
Potrebbe interessarti anche:
- Minacce ed estorsioni per conto del clan Mazzarella, quattro arresti
- Mezzo secolo fa Aleksandr Solzenicyn apriva gli occhi al mondo sull’universo dei Gulag
- Napoli, spari in strada a Fuorigrotta: trovati 12 bossoli
- La vita dura della Schlein, segretaria Pd ad autonomia limitata
- Torre del Greco, varata la giunta Mennella: «Ognuno esperto delle materie che si troverà ad affrontare»