Gli italiani credono nel governo e acquistano Btp Valore per 18,2miliardi. Record storico per le emissioni per piccoli investitori. Ma Elly non lo sa
Siamo passati dal «ce lo chiede l’Europa», al «chi se ne frega dell’Europa». Per averne contezza, basta riflettere sulle tensioni – in corso d’opera – per l’approvazione del dl sulla PA, del governo Meloni senza il controllo «concomitante» della Corte del Conti (introdotto da Conte 2 M5s-Pd nel maggio 2020 e cancellato – come sottolineato dall’ex presidente della Camera Violante – da Draghi nel maggio 2021) sulle procedure relative al Pnrr. Che aveva generato qualche malinteso fra il portavoce della commissione, Mamer e governo.
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Ma nonostante questi avesse smorzato le polemiche, «qualcuno ha frainteso le mie parole» quelli sul «Piano» fra Commissione e Italia sono stati «scambi costruttivi», Schlein, Conte & c., hanno preferito ricorrere all’ostruzionismo. «Un bisticcio» – come ha ribadito lo stesso Violante – «infondato». Strumentale finalizzato a far perdere tempo, sperando nel fallimento del Pnrr e quindi, nel flop della Meloni. Incuranti degli interessi del Paese. Ma che ha dato un’altra conferma della solidità della maggioranza che ha votato compattamente per la fiducia.
«Quanto durerà, però, la pace armata fra Bruxelles e Roma»? Certo, Finora la premier (ha telefonato alla mamma di Giulia, la ragazza di Sant’Antimo incinta uccisa a Senago dal fidanzato) ha dimostrato affidabilità, credibilità e capacità di dialogo con tutti i leader europei ed extra, il suo governo – secondo il dem Usa Panetta – piace anche a loro, e questo potrebbe deporre a suo favore.
Attenti, però, l’avvicinarsi del voto europeo e il vento di destra che spira in Europa, rischia di cambiare i futuri equilibri politici comunitari e potrebbe spingere la von der Leyen e i suoi scherani a riaprire le ostilità. Che, peraltro, proprio a causa dell’appuntamento elettorale, navigano sotto traccia, con la miccia sempre accesa e pronta a esplodere.
L’aiuto di magistrati e sindacati
Anche perché a tenerla viva c’è un’opposizione che rendendosi conto di non avere i numeri per far saltare il banco, è costretta a chiedere aiuto a magistrati (il presidente della Corte dei Conti, Carlino, ha già fatto sapere che a dispetto del decreto Pa, che ha cancellato i controlli «concomitanti», loro li faranno in «corso d’esercizio», che non è la stessa cosa – ma richiamato dal decreto Draghi e previsto dall’art.100 della Costituzione non è sopprimibile ma sufficiente a rallentare l’andamento del Pnrr) e sindacati che dopo aver praticamente taciuto dal 2011, non hanno avuto remore ad accettare.
La Cgil di Landini (che non si preoccupa più di lavoro e salari, né del tonfo (-7,2% ) registrato dalla produzione industriale in questi giorni, a causa delle difficoltà della Germania ma solo di opporsi alle riforme) ha già dato appuntamento in piazza per il 24 giugno, e spera di trascinare anche gli altri. Alla prova generale: il corteo del Gay pride, che doveva marciare per i diritti Lgbtq+…, ma si è trasformato nell’ennesima folcloristica, non estemporanea e colorata iniziativa contro il governo alla quale hanno partecipato tutti i vip del partito, durante la quale, lady Elly ha accusato i militari di fascismo e la compagna segretaria, ha assicurato «ci saremo sempre».
Tutto questo, nonostante dall’economia continuino ad arrivare risultati incoraggianti. Dopo le agenzie di rating, la stampa internazionale, anche l’Ocse ha raddoppiato la propria stima sulla crescita italiana 2023. Pur riconoscendo che il successo del Pnrr è determinante, per evitare che «i ritardi rallentino lo sviluppo».
Sicché è cosa buona e giusta che il governo si concentri al massimo sulla strategia migliore per arrivare all’obiettivo nei tempi previsti, facendo, così, fruttare al meglio gli oltre 200 miliardi del recovery a nostra disposizione.
I water del Campidoglio
A dispetto dell’opposizione e dei suoi lanzichenecchi che faranno di tutto – come, del resto, hanno già fatto durante il dibattito parlamentare sul dl PA, con l’ostruzionismo, e la presentazione di ordini del giorno utili a gonfiare burocrazia e controlli – per rallentarne il cammino.
Gli italiani però, continuano a confermare di non sapere che farsene di una sinistra che appiccica cartelli, sulla porta di accesso ai water del Campidoglio per avvertire che è un «Bagno riservato agli uomini del gruppo Pd», come riportato da «liberoquotidiano.it». Insomma, «occupano» anche quelli, ma accusano la Meloni di autoritarismo. Il che spiega perché quando in Tv appare la Schlein l’auditel crolla. Ma continuano a fidarsi del governo.
Tant’è che proprio questa settimana gli hanno affidato 18,2miliardi acquistando i Btp Valore emessi dal Mit. Record di sempre per le emissioni destinate ai piccoli investitori. «La fiducia è una cosa seria che si dà alle cose serie». Non agli esclusivisti di «bagni» per uomini. Forse sarebbe il caso che la Meloni li ringraziasse. Gli italiani, perché stanno dimostrando fiducia e consapevolezza e l’opposizione perché rappresenta la sua assicurazione sulla vita.