Le intercettazioni svelano l’alto tenore di vita degli spacciatori
«Si cambia un orologio al giorno di 50mila euro?… tiene la macchina affittata di 50mila euro… ogni maglietta mille euro». Si deduce il tenore di vita che gli spacciatori di alto rango dei Quartieri spagnoli conducono, nell’intercettazione dell’8 gennaio 2020, contenuta nell’ordinanza con la quale ieri il gip Carla Sarno, su richiesta della Dda, ha disposto 54 misure cautelari notificate dalla Squadra Mobile di Napoli e dai carabinieri del comando provinciale.
La conversazione – registrata a casa di Vincenzo Masiello, uno dei componenti il cosiddetto triumvirato malavitoso, destinatario ieri di una misura cautelare – è incentrata sul tenore di vita che conduce il figlio di Masiello e sull’eventualità che i suoi sodali Eduardo Saltalamacchia ed Antonio Esposito (gli altri due componenti il gotha, anche loro arrestati ieri) potessero dedurre che quell’agio fosso frutto di denaro sottratto alla spartizione tra i tre leader del cosiddetto «sistema» dei Quartieri.
I dubbi sollevati da quelle considerazioni innescheranno – viene spiegato nell’ordinanza – un iniziale momento di fibrillazione ma i rapporti si ristabiliscono e si rafforzano dopo la scarcerazione di Saltalamacchia poiché, sottolinea il giudice, «gli interessi commerciali dei tre sodali sono tali che il superamento degli attriti rinforza e compatta la loro unione».
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