Emilia Romagna, via libera al decreto alluvioni: sul tavolo 2 miliardi di euro

Meloni: «Primi interventi che consideriamo urgenti»

Terminato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri, che ha dato il via libera al ‘decreto Alluvioni’. Nel documento le prime misure per far fronte all’emergenza che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna. «Il Cdm ha approvato un decreto legge con i primi interventi che consideriamo urgenti. Un dl molto corposo», ha spiegato la premier Giorgia Meloni, illustrando i principali contenuti del decreto alluvioni. Presente alla conferenza stampa anche il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

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«Questo primo provvedimento complessivamente prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione. Nella situazione attuale trovare 2 miliardi di euro in qualche giorno non è una cosa facile. Penso vada dato atto a tutto il governo di essersi dedicato a questa emergenza con il massimo della concentrazione, della disponibilità e della operatività possibile», ha sottolineato Meloni. Un provvedimento, ha rimarcato la presidente del Consiglio, che offre «prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna». «In passato, interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti…», ha detto ancora.

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Gli interventi

Il dl «prevede la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto, quindi con ripresa dei pagamenti fino al 20 novembre. Il decreto prevede inoltre il differimento per i comuni e le province del pagamento dei mutui nei confronti di Cassa depositi e prestiti», ha detto Meloni.

Approvata quindi «un’ordinanza di Protezione civile che estende lo stato d’emergenza a tutti i comuni che sono stati colpiti dalla seconda ondata dell’alluvione e che non erano previsti nella prima, con riserva di estendere lo stato d’emergenza anche ai comuni colpiti nelle Marche e in Toscana, che però necessitano di un altro percorso», ha spiegato ancora, aggiungendo: «Sul tema delle utenze, è già stata deliberata la sospensione del pagamento da parte di Arera ma c’è una norma che rafforza questa previsione. Per quello che riguarda i mutui, non c’è bisogno di una norma perché su questo fa fede il protocollo di intesa che già esiste tra governo e Abi per la sospensione del pagamento dei mutui in caso di eventi calamitosi».

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E ancora: «C’è, per quello che concerne la burocrazia, la sospensione di tutti i termini amministrativi, compresi i concorsi. I dipendenti pubblici delle zone colpite, qualora fossero fisicamente impediti dal lavorare, verranno ugualmente retribuiti».

«Il Ministero della sovranità alimentare e dell’agricoltura ha stanziato 100 milioni di euro per interventi di indennizzo a favore delle aziende agricole e ulteriori 75 milioni di euro, a valere sul fondo innovazione, per l’acquisto di macchinari per le aziende danneggiate», ha detto la premier. «Prevediamo, per quello che concerne la giustizia, il rinvio dei processi civili e penali, quando una delle parti o l’avvocato difensore – ha sottolineato Meloni – risiedano nelle zone colpite e la sospensione fino al 31 agosto per quello che riguarda i giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari».

Il dl approvato dal governo prevede inoltre «un fondo da 20 milioni di euro per la continuità didattica. Abbiamo dato facoltà al ministro dell’Istruzione, con ordinanza, di lavorare con una certa flessibilità per l’adempimento degli esami di maturità in base alle necessità degli istituti coinvolti. Anche il ministro dell’Università prevede la possibilità di didattica ed esami a distanza», ha detto ancora la premier.

«Stiamo lavorando – ha proseguito Meloni – per l’acquisto di computer da mettere a disposizione di quegli studenti che dovessero operare con didattica a distanza e che non ne fossero in possesso». «Prevediamo – ha aggiunto – una cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni. Questa misura complessivamente è coperta fino a 580 milioni di euro».

«Prevediamo anche una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività. Questa misura ha una copertura che arriva fino a 300 milioni di euro», ha inoltre spiegato la presidente del Consiglio. Previsto inoltre «un rafforzamento dell’accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, con previsione di un aumento della garanzia anche fino al 100%» con copertura di «110 milioni di euro».

Il ministero degli Affari Esteri ha quindi «previsto contributi a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione, a valere sul fondo Simest, con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro». Sempre la Farnesina ha predisposto «la creazione di una quota riservata di 400 milioni di euro» dedicata «all’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati con quote a fondo perduto del 10%», ha inoltre spiegato Meloni.

«Il Ministero della Salute – ha quindi aggiunto – ha messo a disposizione 8 milioni di euro per i primi interventi di ripristino delle strutture sanitarie e prevediamo il riconoscimento di crediti formativi al personale sanitario che opera nei comuni interessati». Il governo rifinanzierà inoltre il Fondo emergenze nazionali con 200 milioni di euro, che vengono interamente destinati a questa emergenza», ha detto la premier. «Ci sono alcune proposte formulate dal Ministero dell’Economia, come la vendita dei mezzi confiscati dall’Agenzia delle dogane, con proventi destinati a questo fine; e abbiamo anche autorizzato estrazioni straordinarie del Lotto e del Superenalotto interamente dedicate all’emergenza», ha aggiunto Meloni illustrando le principali misure.

«Il ministro della Cultura Sangiuliano – ha detto ancora la premier – prevede l’aumento temporaneo di un euro dei biglietti di ingresso ai musei. I proventi che arriveranno da questa misura serviranno a ripristinare i beni culturali interessati dall’alluvione». E ancora: «C’è, da parte del Ministero del Turismo, un fondo da ulteriori 10 milioni per l’indennizzo delle aziende turistiche colpite. Il ministro dello Sport mette a disposizione 5 milioni per interventi di manutenzione delle infrastrutture sportive». Quindi, «il ministro dei Trasporti ha proposto l’anticipo della norma del Codice degli appalti che consente la procedura di somma urgenza fino a 500mila euro per i territori colpiti, da subito».

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