M5S e Terzo polo spariscono dai radar
Brescia e Teramo restano al centrosinistra, il centrodestra vince a Treviso, Imperia, Latina e Sondrio, il risultato parziale, al netto dei ballottaggi, è di 4 a 2 a favore della coalizione di governo. Ancona al ballottaggio, ma con il centrodestra in vantaggio, un risultato comunque di svolta, in una città considerata da sempre roccaforte rossa. Situazione inversa a Vicenza, dove è il centrosinistra ad accarezzare la prospettiva del ribaltone. Soffre l’alleanza fra Pd e M5s. Il patto fra le due forze si impone a Teramo, ma non a Pisa e a Brindisi. E nemmeno a Latina che, anzi, torna al centrodestra.
Indice Articolo
In questa primo turno, la coalizione che sostiene il governo di Gorgia Meloni fa meglio degli avversari, tra vittorie secche e dati parziali, in 9 dei 13 capoluoghi: nel complesso, i comuni al voto sono 595. Fra le conferme al primo turno, quella dell’ex ministro Claudio Scajola, che resta sindaco di Imperia battendo lo sfidante di centrosinistra, il poliziotto che in passato lo ha anche indagato, Ivan Bracco. Almeno la metà dei risultati, comunque, sembra destinata a essere decisa al secondo turno, il 28 e 29 maggio. Sarà il risultato finale a definire quanto si faccia sentire l’onda della vittoria del centrodestra alle politiche di settembre.
Le reazioni del Centrosinistra
Non punta molto sui voti locali il M5s. «Molti gli scontri diretti che si giocheranno tra due settimane – ha detto Davide Baruffi, responsabile enti locali del Pd -. Sono confidente: ad Ancona il risultato è positivo, il M5s non è in coalizione e credo si possa fare bene. Il candidato di centrosinistra a Vicenza è davanti al centrodestra. In un comune governato dal centrodestra siamo avanti». Al momento, dal Pd c’è fiducia, «stare sui territori conta», è il ragionamento, alla luce della lunga campagna elettorale della segretaria.
Le reazioni del Centrodestra
Il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, parla di «netta vittoria del centrodestra al primo turno: quattro sindaci vanno al centrodestra e due al centrosinistra, in attesa della fine dello spoglio di Pisa, dove il centrodestra potrebbe avere la possibilità di vincere senza ballottaggio. Il centrosinistra al primo turno non strappa alcun comune capoluogo al centrodestra, cosa che invece avviene a parti invertite: a Latina».
Soddisfatto anche Matteo Salvini «per la netta crescita della Lega sia in termini di voti che di sindaci e consiglieri eletti». La geografia delle città da tener sott’ochio l’hanno data i leader politici in campagna elettorale. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani sono saliti insieme sul palco ad Ancona e a Brescia. Elly Schlein ha chiuso la campagna in Toscana. L’obiettivo era riprendersi le città storicamente rosse perse alle ultime amministrative, come Pisa e Siena. Fra i risultati assodati c’è quello di Brescia, che resta al centrosinistra, con Laura Castelletti prima donna sindaco nella storia della città.
Il centrodestra si riprende invece Latina, con la vittoria di Matilde Celentano, anche lei la prima donna-sindaco nella storia della città, e Imperia, con Scajola. A Pisa si profila il bis del leghista Michele Conti. Confermata la guida di centrodestra anche Treviso, con Mario Conte, e Sondrio, con Marco Scaramellini, mentre si conferma di centrosinistra Teramo, con Gianguido D’Alberto. Ballottaggi in vista, dunque, col centrodestra in vantaggio ad Ancona, Terni, Brindisi, Massa. E col centrosinistra davanti a Vicenza e Siena. In difficoltà il terzo polo, che si è presentato con alleanze variabili. Anche se il leader di Azione, Carlo Calenda, rimarca l’esito di Brescia: «Felicissimo per Laura Castelletti e per il risultato ottimo (e decisivo per la vittoria) della nostra lista».
Potrebbe interessarti anche:
- Matteo Messina Denaro: processo immediato per il «postino» del boss
- Automobile sbanda e si ribalta: muoiono due fidanzatini nel Salernitano
- Torre Annunziata, il Tar del Lazio conferma lo scioglimento del Comune
- Il monito della Svimez: Pnrr scuola a rischio
- Università, giusto protestare per il caro affitti, ma perché solo adesso?