Istituito dal Club Campi Flegrei Cuma Comitato 800 in collaborazione con Fondazione Distretto 108ya e con il patrocinio morale dell’Ateneo
Presentato alla Federico II il Premio «Lictera Generalis»: 10 borse del valore di 1.000 euro ciascuna per tesi di laurea triennale o magistrale in qualsiasi disciplina avente ad oggetto il ruolo, la funzione e la storia dell’Università di Napoli Federico II quale istituzione culturale, nel contesto della ricorrenza degli 800 anni dalla sua Fondazione.
Al Premio, istituito dal Club Campi Flegrei Cuma Comitato 800 in collaborazione con Fondazione Distretto 108ya e con il patrocinio morale dell’Ateneo, si accede attraverso bando e possono partecipare alla selezione quanti conseguono il titolo nei limiti di durata ordinaria del proprio Corso di Laurea ed entro la scadenza del 31 marzo 2024. Si può concorrere anche se studenti di altri atenei italiani.
Hanno illustrato l’iniziativa il governatore Distretto Lions108ya Francesco Scarpino e il Coordinatore Comitato 800 Luciano Schifone, introdotti dal rettore Matteo Lorito, che ha sottolineato che l’apertura del bando anche a studenti di altre università rientra nella politica federiciana dell’inclusione «ed è una scelta di passione – ha aggiunto – che ben si collega con un’altra iniziativa che stiamo portando avanti: l’istituzione del Museo federiciano che deve diventare un patrimonio delle persone, della città».
Scarpino, nel suo saluto introduttivo ha preso un impegno che va oltre il Premio: «Il nostro compito non si ferma al contributo economico ma andrà oltre per trovare un’occupazione per i 10 ragazzi di eccellenza, per fare eccellenza sul nostro territorio e non più su altri territori. Accompagnare questi ragazzi nella vita industriale e professionale attraverso le opportunità offerte dai nostri soci, è un impegno che prendo come imprenditore».
Il coordinatore del Comitato, Luciano Schifone, ha sottolineato come la a Federico II sia «la prima università pubblica e laica, nata da una intuizione estremamente moderna dell’Imperatore Federico II che da Siracusa pensa alla creazione di una università per formare la classe dirigente per assistere lo Stato ed individua Napoli attraverso la Lictera Generalis. È questo un motivo di grande orgoglio per tutti noi».
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