Si punta a rafforzare la cooperazione fra Italia e Repubblica Ceca
In Ue sono allineati sui grandi dossier in discussione, dai migranti all’energia, passando per il sostegno all’Ucraina, e sono due colonne dell’Ecr, il partito dei Conservatori europei: con queste premesse, Giorgia Meloni punta a rafforzare la cooperazione fra Italia e Repubblica Ceca con il primo ministro Petr Fiala nel bilaterale di oggi a Praga.
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Dopo la giornata dedicata al tavolo sulle riforme, la premier aggiungerà un nuovo tassello al suo puzzle di incontri internazionali, in un mese che la porterà anche al Consiglio d’Europa in Islanda, al G7 in Giappone, con all’orizzonte l’appuntamento di fine giugno del Consiglio europeo, in cui Roma si attende da Bruxelles un cambio di passo sulla gestione dei flussi migratori.
I cechi, che hanno appena celebrato i 30 anni dal ‘divorzio di velluto’ dagli slovacchi, da 12 possono votare direttamente per l’elezione del presidente della Repubblica: una sorta di semipresidenzialismo che in passato ha prodotto anche dissidi fra i due poteri. Ora, invece, Fiala è perfettamente in sintonia con l’europeista Petr Pavel, ex generale ed ex presidente del comitato militare della Nato, eletto a febbraio presidente della Repubblica, dopo una campagna condotta con lo slogan «calma e ordine».
Le bandiere blu e gialle sui palazzi del centro di Praga rendono l’idea dell’impegno dei cechi al fianco di Kiev, declinato dalle forniture militari all’accoglienza di centinaia di migliaia di rifugiati. Una posizione condivisa dall’Italia, come sarà con ogni probabilità ribadito nei due appuntamenti ufficiali di Meloni, alle 12.30 con Fiala all’Urad Vlady, il palazzo del governo, dove i due terranno dichiarazioni congiunte alla stampa alle 14.40, e poi quello delle 17 con Pavel al Castello di Praga.
Gli altri dossier
Sul tavolo anche il dossier energia e quello delle nuove tecnologie, su cui i due Paesi puntano sullo scambio di idee, alla ricerca di soluzioni comuni. Al di là del piano istituzionale, in questo appuntamento c’è anche quello politico. «Da Praga, ancora una volta, soffia un vento di libertà e sono convinta che con Peter Fiala rafforzeremo a livello europeo la prospettiva di una Destra di governo e di un centrodestra fortemente alternativo alla sinistra», disse Meloni quando nel 2021 il leader di Ods (il Partito democratico civico) fu nominato primo ministro.
A Bruxelles, i due in questi mesi hanno lavorato per allineare le posizioni sui temi di interesse comune, così come con il polacco Mateusz Morawiecki. E ora l’asse dei conservatori sta preparando la volata per le Europee del 2024, con la prospettiva di delineare l’alleanza con il Ppe.
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