Rilancio del centro storico di Napoli, Schifone: «Turismo di massa rischia di deturpare patrimonio»

di Redazione

Evento culturale venerdì 28 aprile

Analisi e proposte di aggiornamento del piano di gestione del centro storico Unesco saranno presentate in un evento culturale venerdì 28 aprile prossimo alle ore 10, nella Basilica Pietrasanta in Piazzetta Pietrasanta n. 18, a Napoli, alla presenza del Sindaco Gaetano Manfredi e al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

A presentarle le associazioni culturali «Nuove Socialità», presieduta da Salvatore Ronghi, «Giovani Europa», presieduta da Luigi Rispoli, «Portosalvo», presieduta da Antonio Pariante, e «I Sedili di Napoli», presieduta da Giuseppe Serroni. Stamani la conferenza stampa, in Piazza del Plebiscito, con Salvatore Ronghi, Luigi Rispoli, Antonio Pariante, Giuseppe Serroni, Maria Flocco, dirigente dell’Esecutivo di «Sud Protagonista», Luciano Schifone, consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Gabriella Peluso, giornalista e Presidente dell’Associazione culturale «Donna è».

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Schifone: «Criticità notevolissime per il centro storico di Napoli»

«Ci sono criticità notevolissime perché il centro storico di Napoli è un patrimonio mondiale dell’umanità, riconosciuto dall’Unesco, per la sua grande presenza di grandi, molteplici, elementi storici eccezionali. Tuttavia rispetto alla gestione e alla manutenzione del centro storico sono sempre stati posti problemi, ma negli ultimi anni, dopo la pandemia, la situazione si è molto aggravata per un vero e proprio assalto alla baionetta di un turismo di massa che sta rischiando di deturpare il nostro patrimonio». Lo ha affermato Luciano Schifone, consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a margine della conferenza stampa.

«Da questo punto di vista noi non soltanto dobbiamo chiedere un piano di gestione aggiornato che manca da parecchi anni, ma io penso che sia il momento di cominciare a pensare ad una revisione della variante del piano di gestione del centro storico perché evidentemente rispetto all’evoluzione, allo sviluppo, delle situazioni, bisogna rendersi conto che ci sono nuovi elementi, nuove necessità, nuove istanze e quindi su quello va fatta una riflessione anche di carattere urbanistico», ha concluso.

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