La requisitoria nell’udienza della Cassazione
«Con motivazione concorde e congrua, le due sentenze di merito ricostruiscono tutta la vicenda» che ha portato alla morte del carabiniere Mario Cerciello Rega «e i ricorsi delle difese dei due imputati non spostano di un millimetro la ricostruzione di quanto avvenuto».
Lo ha sottolineato la Pg della Cassazione Francesca Loy nella requisitoria davanti alla Prima sezione penale che deve decidere se confermare o meno le condanne per Lee Elder Finnegan (24 anni di carcere) e per Gabriele Natale Hjorth (22 anni) accusati di omicidio volontario. Secondo la Pg, i ricorsi delle difese hanno già avuto risposte «logiche e congrue in appello» e ripropongono «ricostruzioni alternative e giudizi di fatto insindacabili in Cassazione».
Gli unici punti di diritto, ha detto Loy, riguardano «il mancato riconoscimento della legittima difesa» sostenuta dai legali, ma è una tesi da non accogliere in quanto i due americani «avevano già visto i due carabinieri in borghese a Trastevere». L’altro punto riguarda – ha spiegato la Pg – la configurabilità del concorso anomalo in omicidio. A suo avviso, però, ci si trova di fronte all’omicidio in concorso pieno, già riconosciuto dai giudici di merito, dato che «il contributo materiale che Hjorth ha dato alla vicenda è stato indicato in modo congruo». Elder era il giovane «armato», a Hjorth era invece «l’organizzatore, sapeva l’italiano».
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