Sangiuliano: «La Costituzione tutela la proprietà privata ma anche il contesto culturale e il cinema è un presidio storico»
Presieduto dal ministro Gennaro Sangiuliano, questa mattina presso la sede del Ministero della Cultura a Roma si è aperto ufficialmente il tavolo di trattative con lo staff di Intesasanpaolo, proprietaria dello stabile con la partecipazione da remoto anche del presidente del Consiglio di Amministrazione della banca Gian Maria Gros Pietro, per cercare di trovare la soluzione alla lunga questione della chiusura del cinema Metropolitan di Napoli.
Il ministro ha ricordato che «la Costituzione tutela la proprietà privata ma anche il contesto culturale» e che «non è tollerabile che il cinema che è comunque un presidio storico possa essere sostituito da bingo o supermercato e poiché Banca Intesa ha intenzione di liberarsi del bene è necessario mettere il vincolo di destinazione per uso culturale». All’incontro hanno partecipato anche i gestori del cinema (Caccavale e Grispello) il direttore generale dei beni artistici, il consigliere del ministro Luciano Schifone e il professor Antonio Tarasco in rappresentanza dell’ufficio legislativo del Mic e il vicesindaco di Napoli, Laura Lieto. L’incontro si è concluso con l’avvio di una trattativa fra le parti ma comunque con la volontà di mettere il vincolo per garantire l’utilizzo sociale del Metropolitan.
«Nella riunione di oggi al Mic, abbiamo registrato con soddisfazione una convergenza di vedute tra Ministero e Comune per salvare il cinema Metropolitan affinché resti ed anzi si rafforzi come hub culturale. Da parte dell’amministrazione comunale continuerà ad esserci la massima disponibilità per quanto di nostra competenza, in tal senso» ha commentato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Laura Lieto, dopo la riunione tecnica.
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