A metà febbraio la pubblicazione del nuovo bando, riapertura forse nel 2024
E’ purtroppo evidente che a Napoli il vero problema delle Amministrazioni non è tanto quello di creare valore e innovazione quanto piuttosto di mantenerlo. La storia ci insegna quanto il genio e l’intelletto meridionale abbia dato allo sviluppo della società moderna. Trasporto Ferroviario, Università, teatri e monumenti sono solo alcune delle glorie che hanno fatto grande il meridione.
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L’atavico problema è il perenne pressapochismo di chi, appagato dal risultato tende a cullarsi sugli allori. Dopo i pini secolari che cadono alla prima burrasca, le strade che sprofondano per il traffico, i cornicioni che si distaccano dopo le piogge e i monumenti che si degradano, è chiaro che dove bisogna agire è su un piano globale di manutenzione. Purtroppo la sfiducia verso le amministrazioni e l’incertezza sono le cause di questo lassismo cosmico.
L’ultimo caso riguarda la piccola funicolare di Chiaia, che pur coprendo una distanza di appena 500 metri e solo quattro fermate, rappresenta un importante nodo di collegamento con il quartiere Vomero con oltre 15mila passaggi giornalieri e 3,5milioni di passeggeri l’anno. Purtroppo è ferma dal primo ottobre 2022 per gli urgenti lavori di manutenzione ventennale necessari all’ottenimento del N.O.T., il nulla osta ministeriale rilasciato dalla USTIF per le parti elettromeccaniche ineludibile all’esercizio di pubblico servizio.
Funicolare di Chiaia: di proroga in proroga
E’ giusto ricordare che il ventennale sarebbe scaduto già nel lontano 2017, ma da lì, di anno in anno il servizio è andato avanti con un susseguirsi di proroghe straordinarie. A settembre 2021 è scattata la quinta e ultima proroga e il primo ottobre l’impianto è stato temporaneamente chiuso per gravi carenze manutentive. Nel frattempo il 30 settembre 2019 ANM trasmetteva il progetto definitivo dei lavori per un importo complessivo pari a 4milioni e settecento mila euro; il 6 agosto 2020 la Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo; il 2 novembre 2020 è stata approvata la documentazione di gara di appalto; il 25 novembre 2020 è stata pubblicata la gara di appalto e nel frattempo chiesta e concessa una quarta proroga all’Ustif.
Da qui una lunga bagarre tra gare andate deserte, progetti più volte revisionati fino ad arrivare a quello intermedio da 7milioni e trecento mila euro. A gettare benzina sul fuoco, è stata la presentazione di un’unica offerta risultata anche inammissibile perché di gran lunga superiore alla base di gara. Altro nodo da sciogliere, il reperimento fondi. L’Amministrazione Manfredi, contava di finanziare la manutenzione con i fondi POR-FESR, cosa non risultata possibile. E’ stato necessario pertanto sottoscrivere un accordo con la Banca Europea degli Investimenti.
Il 20 gennaio la Giunta ha finalmente approvato la revisione dell’ultimo progetto presentato dall’ANM per la cifra complessiva di 8milioni e novecentomila euro. Si attende l’uscita del prossimo bando, che dovrebbe essere pubblicato a metà febbraio, per istruire una nuova gara d’appalto che, se portata a termine, dovrebbe dare il via ai lavori per la prossima primavera. A vigilare sui valori dell’appalto è stata la società ISCARail S.p.A. che ne ha asseverato la congruità economica delle spese di esecuzione in seguito al forte incremento dei costi dell’energia e materie prime registrati nell’ultimo periodo.
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