Palazzo Chigi definisce il colloquio «cordiale»
La telefonata fra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron – al centro immigrazione, Ucraina e sostegno alle imprese europee – segna una svolta nei rapporti fra Italia e Francia in vista dei tanti dossier europei aperti, dall’immigrazione, «tema urgentissimo» secondo la presidenza svedese della Ue e focus del prossimo Consiglio europeo straordinario del 9 febbraio, fino alla revisione del Patto di stabilità (la riforma è attesa entro il semestre), passando per gli interventi anti-inflazione.
Palazzo Chigi definisce il colloquio «cordiale», spiegando che «è stata ribadita la volontà di garantire il pieno sostegno all’Ucraina e l’urgenza di individuare a livello europeo soluzioni efficaci per sostenere la competitività delle imprese europee e per contrastare l’immigrazione illegale attraverso un effettivo controllo delle frontiere esterne dell’Unione europea». E aggiungendo che i due leader «hanno concordato di continuare a confrontarsi su queste tematiche largamente condivise».
Fonti dell’Eliseo sottolineano soprattutto che Meloni e Macron hanno ribadito «la loro determinazione ad andare avanti» nel sostegno a Kiev «fin quando sarà necessario». E confermano i temi: i due hanno «discusso dei meccanismi da creare per rafforzare l’investimento e il sostegno ai progetti industriali strategici, delle soluzioni contro l’aumento dei prezzi dell’energia e delle questioni migratorie».
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