Bonaccini si ‘assicura’ De Luca, il commissario campano verso la Schlein
Il congresso del Pd e la definizione dei posizionamenti dei ‘notabili’ dem locali in Campania rischia, come già accaduto in passato, di creare un caso (o un laboratorio) nazionale. E, come già visto in altre occasioni, vede una spaccatura tra il fronte pro Bonaccini e quello che appoggerà Elly Schlein. Il presidente della Regione Emilia Romagna dovrebbe assicurarsi il sostegno, seppur in chiave critica, del ‘governatore’ Vincenzo De Luca.
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L’ex sindaco di Salerno e presidente della Regione, che anche nelle ultime settimane non ha risparmiato critiche alla dirigenza del suo partito e ha bollato la fase congressuale come una «liturgia codificata», ha messo da parte le velleità di una propria candidatura, svelata da un endorsement prematuro del collega Michele Emiliano in una conversazione con i cronisti, e dovrebbe schierarsi con Bonaccini.
Una sponda per il terzo mandato
Oltre alla riorganizzazione del partito, De Luca, da voci di corridoio, avrebbe chiesto una sponda per un terzo mandato alla guida della Regione e un ruolo di spicco nella segreteria nazionale. Sta valutando una scelta collettiva pro Bonaccini il blocco dei consiglieri regionali Dem, dal presidente del Consiglio Gennaro Oliviero al capogruppo Mario Casillo (Base riformista), il più votato alle ultime regionali con 42mila preferenze.
Scelta analoga anche per l’altro consigliere Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli, che ieri ha avuto un lungo confronto con Bonaccini. Sullo stesso fronte si posizionano anche l’ex deputato Lello Topo (anch’egli in Base riformista) e l’ex sottosegretario beneventano Umberto Del Basso De Caro. Nel Casertano, Bonaccini potrà contare sulla pattuglia che fa capo alla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che correrà in tandem con il presidente dell’Emilia Romagna.
I franceschiniani in Campania
In virtù delle scelte operate a livello nazionale, Elly Schlein punta ad assicurarsi il sostegno degli esponenti di Areadem e della corrente Dems. I franceschiniani in Campania sono rappresentati dall’assessore al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato, mentre l’area di Orlando ha come esponente di punta il deputato e segretario metropolitano di Napoli, Marco Sarracino. Se il presidente della Regione sembra orientarsi a fianco di Bonaccini, quindi, il vertice provinciale del partito e il commissario regionale, Francesco Boccia, hanno scelto la deputata di origini svizzere.
Proprio la scelta di Boccia di annunciare non tanto il suo sostegno a Schlein ma di essere sceso direttamente in campo come coordinatore della mozione, ha scatenato la reazione del gruppo dem in Regione, aprendo le ostilità per i congressi locali. Sei consiglieri regionali, insieme con Del Basso De Caro e Topo, hanno firmato un documento inviato a Letta, con il quale chiedono, di fatto, la rimozione di Boccia da commissario regionale. «Accettando il ruolo di coordinatore della campagna congressuale di Schlein – scrivono – si pone al di fuori del perimetro di terzietà e neutralità connaturato alla sua funzione di garante».
I congressi regionale e provinciale
Sullo sfondo di questo attacco ci sarebbe la volontà del gruppo consiliare di celebrare i congressi regionale e provinciale in contemporanea con quello nazionale, mentre Boccia sarebbe per l’ipotesi di differirli. La sfida per la leadership dei dem in Campania potrebbe rappresentare anche il primo match politico tra De Luca e Manfredi, rimasto finora sempre sotto traccia.
Il presidente della Regione aveva indicato l’ultimo segretario regionale, Leo Annunziata, e vorrebbe mantenere una figura di riferimento a via Santa Brigida e assicurarsi il terzo mandato. Sull’altro fronte, l’ex ministro dell’Università del Conte bis avrebbe l’occasione per giocarsi le sue carte, in vista di una possibile successione a De Luca alla guida della Regione.
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