Il provvedimento era stato approvato ieri dal Consiglio comunale di Napoli
«Al fine di scongiurare gravi ripercussioni sulla stagione turistica estiva, per la quale sono già in atto le prenotazioni, si ritiene necessario sospendere da subito l’applicazione della tassa e avviare al più presto un tavolo tecnico che, nel rispetto della ratio ispiratrice del «Patto per Napoli», valuti nel concreto la soluzione».
Si conclude così la lettera che il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha inviato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri competenti Giancarlo Giorgetti, Matteo Salvini e Daniela Santanché, chiedendo una sponda per non effettuare l’aumento di due euro a biglietto imposto dal Comune di Napoli all’aeroporto di Capodichino, per i maggiori introiti resi necessari nella firma del forte finanziamento del Patto per Napoli con il precedente premier Mario Draghi.
Nella lettera De Luca ha sottolineato che nella ripresa del traffico aereo e «più in generale nello sviluppo dello scalo di Napoli negli ultimi anni ha avuto un ruolo determinante l’incremento dell’offerta delle compagnie low cost basate a Napoli, Easyjet, Ryanair, Volotea e Wizz Air, le quali notoriamente investono in aeroporti e su tratte che assicurano costi marginali più bassi e condizioni competitive».
L’aumento della tassa su ogni passeggero che si imbarca a Napoli è di due euro e porta la tassa in totale a 8.50 euro e sarà attiva dal 1 gennaio come dal provvedimento approvato dal Consiglio Comunale di Napoli. Una decisione fortemente contestata dalla Gesac, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino.
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