L’ingegner Conte prima dell’alluvione ha scritto 23 email ad altrettanti destinatari per segnalare i rischi
«Noi le ordinanze le abbiamo emesse e diffuse anche attraverso la stampa locale». La commissaria prefettizia Simonetta Calcaterra, che dal mese di luglio guida il comune di Casamicciola, non ci sta a fare da capro espiatorio: da parte sua nessun allarme sottovalutato, il Comune dopo le allerte meteo ha emesso due ordinanze con le prescrizioni richieste dal grado di allerta. A sollevare le polemiche è stato un ex sindaco di Casamicciola, l’ingegnere Giuseppe Conte, che prima dell’alluvione ha scritto 23 email ad altrettanti destinatari per segnalare i rischi. Tra loro, Calcaterra, esponenti della Città metropolitana e molti altri.
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Anche su queste mail ha acceso un faro la procura di Napoli, dove oggi si è svolto un lungo vertice coordinato dalla procuratrice Rosa Volpe: sono state disposte una serie di acquisizioni di documenti, ma il fascicolo per disastro colposo è contro ignoti. «Nessun iscritto nel registro degli indagati», assicurano dalla procura.
La diatriba Governo – Regione Campania
La commissaria Calcaterra ora però si ritrova, suo malgrado, al centro di una querelle tra governo centrale e Regione Campania. Oggetto è infatti proprio la sua nomina da parte del Governo a commissario per l’emergenza alluvione. Una nomina per la quale occorre il parere vincolante della Regione. Assenso che Palazzo Santa Lucia non vuole dare. E lo ha comunicato con una lettera inviata a Palazzo Chigi. La Regione però non ha indicato nomi alternativi. Si attende ora l’indicazione da parte del Governo.
Frana Ischia, comitato con il prefetto Palomba
A Casamicciola, intanto, si è tenuto un comitato con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, per l’avvio della redazione di un ‘piano speditivo’ di protezione civile, ovvero da fare in poche ore. Si tratta di un dispositivo di messa in sicurezza e di allontanamento della popolazione residente nelle aree a rischio da far scattare in caso di avverse condizioni meteo. Ed un peggioramento del tempo potrebbe esserci già nel fine settimana. Prima del piano, però, si dovrà ridisegnare i perimetri della zona rossa. Potrebbe essere più ampia della sola area di via Celario? È presto per dirlo. Lo stabiliranno i tecnici incaricati di fare una valutazione del rischio idrogeologico.
Le verifiche e la mappatura
Verifiche che saranno condotte anche grazie alla disponibilità dell’Ordine dei Geologi: dieci professionisti si sono detti pronti a lavorare ad una repentina ‘mappatura’ delle zone. Ed anche la Regione, attraverso la dirigente della Protezione civile Claudia Campobasso, si è detta pronta a collaborare.
Sulla base del ‘piano speditivo’ di protezione civile in caso di allarme potrebbero essere costretti ad andarsene, in via prudenziale e solo momentaneamente, gli occupanti di un migliaio di case (secondo una prima stima) per essere sistemati in alberghi e nei due palazzetti dello sport di Ischia. Per fare tutto ciò serve una macchina complessa, che implica il coinvolgimnto di più enti.
Così come impresa non facile sarà il riprisino della viabilità: ora, infatti, il tratto di strada che fa cerniera tra i comuni di Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno è interdetto al traffico.
Continuano le ricerche
Intanto proseguono le ricerche degli ultimi quattro dispersi. Ieri i vigili del fuoco hanno lavorato intensamente nei pressi di un’abitazione di via Celario dove vi potrebbero essere i corpi dei genitori dei tre ragazzi morti, ma nessun cadavere è stato recuperato.
Le ricerche sono quindi state estese anche nell’area portuale, che dista cinque chilometri dal luogo della tragedia; nello stesso specchio d’acqua sono state ritrovate diverse vetture che erano state parcheggiate, tra la notte di venerdì e sabato, a molta distanza.
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