Per 9 indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari
Un «cartello» formato da imprenditori del settore marittimo e pubblici ufficiali dell’Unità operativa dirigenziale Trasporto marittimo e demanio marittimo della Regione Campania per indirizzare gli accordi sulle concessioni demaniali verso gli imprenditori. E’ quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli ed eseguite dalla Guardia Costiera di Napoli, culminate questa mattina nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Napoli nei confronti di 15 persone.
I reati ipotizzati sono corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, illecita concorrenza con minaccia o violenza. Per 9 indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari, per 2 l’interdizione dal pubblico ufficio e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per 4 il solo obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini hanno consentito di delineare l’esistenza di stabili e consolidati rapporti, anche di natura corruttiva, tra alcuni imprenditori del settore marittimo e pubblici ufficiali dell’unità operativa dirigenziale Trasporto marittimo e demanio marittimo della Regione Campania, accordi inerenti a varie concessioni demaniali rilasciate o prorogate dall’ufficio e diretti ad alterare o turbare le procedure utilizzate per la scelta del concessionario e, più in generale, la gestione dei rapporti tra l’ente pubblico concedente ed i concessionari.
Secondo quanto ricostruito, il rilascio delle concessioni agli imprenditori sarebbe avvenuto in cambio di denaro o altre utilità destinate ai pubblici ufficiali. Tale pratica avrebbe di fatto consentito la concentrazione delle concessioni demaniali marittime in capo ai medesimi imprenditori, dando vita ad un vero e proprio «cartello», che in taluni casi agiva secondo modalità mafiose.
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