La deputata: «Dimissioni De Gregorio è obbligo morale»
«È diventata una scusa stucchevole quella del governo regionale che ancora evoca presunte storie di “libri in tribunale” per nascondere il fallimento totale dell’Eav. Al vicepresidente Fulvio Bonavitacola, che ieri si è prodotto in un funambolico tentativo di difesa del management dell’azienda, dopo il deragliamento di un treno a Pompei, ricordo che la sua maggioranza guida Palazzo Santa Lucia ormai da sette anni. Non sette mesi, ma sette anni. Dunque, accampare ancora giustificazioni che risalgono alla notte dei tempi è un’offesa alla verità dei fatti e all’intelligenza dei campani».
A dirlo è Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania e deputata azzurra della Camera.
«Non basta sbandierare il risanamento economico dell’azienda, peraltro, ottenuto con un maxi finanziamento da 600 milioni di euro stanziato dall’allora governo di Matteo Renzi – aggiunge –. Cifra che nessun altro governo precedente aveva mai messo a disposizione dell’azienda di trasporto campana. I treni bisogna farli marciare in orario e in sicurezza».
«Quanto all’incapacità della holding regionale di assicurare un trasporto pubblico che sia minimamente decente, non si tratta di polemica politica ma di pura e semplice cronaca. Sono anni, che i treni della Circum e il servizio su gomma danneggiano il turismo e l’immagine della penisola sorrentina invece di esserne un prezioso alleato. E sono anni che la Circum rende del tutto impossibile la vita ai pendolari che, per motivi di studio o di lavoro, in tutta la provincia sud, sono costretti a subirne disservizi e disorganizzazione».
«Gli incidenti sono ormai una consuetudine, e che non registrino, per fortuna, conseguenze più gravi per gli utenti, non significa che debbano essere derubricati a prevedibili colpi di scena. Prima lo scoperchiamento di un vagone, poi il deragliamento: che cosa deve accadere ancora prima che la Regione Campania intervenga a tutela dei cittadini? Se il presidente e dg dell’azienda, Umberto De Gregorio, afferma di continuare il suo lavoro in Eav per “senso civico e di responsabilità”, allora noi gli rispondiamo che dimettersi e chiedere scusa, a questo punto, è un obbligo morale».
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