L’uomo ha ammesso di averla buttata lui
Il gip di Salerno, Daniela De Nicola, si è riservato di decidere sulla posizione del padre della bimba di due anni precipitata giù dal balcone di casa a Fisciano domenica scorsa. «A nostro giudizio è una vicenda di natura psichiatrica. Il nostro assistito, dopo aver sostenuto che la bambina era caduta in maniera accidentale, come un fiume in piena, ha ammesso di averla buttata lui e ha raccontato di un ordine ricevuto Dio e della sua certezza che si sarebbe salvata perché così ha voluto Dio», dice all’AGI, uscendo dall’aula bunker del tribunale di Nocera Inferiore dove il suo assistito è stato ascoltato, l’avvocato Silverio Sica, difensore dell’uomo.
Il legale, che lo assiste insieme con il collega Tommaso Amabile, sottolinea che la condizione psichiatrica del loro assistito è molto grave. Al gip Daniela De Nicola, gli avvocati hanno chiesto l’attenuazione della misura e il ricovero in struttura psichiatrica. Intanto, resta ricoverata nel reparto di Ortopedia al Santobono di Napoli, dove ha subito un intervento per la frattura dell’omero destro, la bimba, le cui condizioni sono migliorate.
Il padre, un quarantenne, è stato arrestato nella serata di domenica scorsa dopo le indagini svolte dai carabinieri e rinchiuso nel carcere di Bellizzi Irpino. Quando i militari dell’Arma della Stazione di Fisciano, domenica mattina, hanno raggiunto il palazzo di corso San Vincenzo Ferreri, a due passi dal Comune, hanno trovato la mamma con in braccio la figlioletta lì dove la piccola era precipitata e il padre, in stato di shock, disteso sul letto.
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