La «merce» consegnata nel dicembre del 2021, durante un colloquio
Contribuivano – verosimilmente – ad alimentare lo spaccio di droga nel carcere di Poggioreale le otto persone, tra cui il garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Napoli Pietro Ioia, per le quali il gip di Napoli Valentina Giovanniello ha disposto l’arresto in carcere.
Tra gli episodi documentati dai carabinieri di Castello di Cisterna c’è anche la consegna di 10mila euro di hashish, operata da Ioia, nel dicembre del 2021, durante un colloquio. Secondo quanto emerge dalle indagini, Ioia ha consegnato la droga ai detenuti Nicola Donzelli e Antonio De Maria (entrambi arrestati) i quali, successivamente, hanno provveduto a cederla ad altri carcerati. La somma di denaro ricevuta, i 10mila euro, doveva essere suddivisa tra i due detenuti e lo stesso Ioia.
Complessivamente e persone indagate sono undici, tra cui anche la moglie di Ioia. Il giudice ha disposto il carcere per Pietro Ioia ma anche per Sonia Guillari e Massimiliano Murolo, ritenuti a capo dell’associazione a delinquere, per i detenuti Nicola Donzelli, Antonio De Maria e Vincenzo Castiello. I domiciliari invece riguardano Maria Cardamone Maresca (moglie di Donzelli) e Grazia Pages che consegnava i cellulari da introdurre nel carcere a Sonia Guillari.
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