Il senatore: «Professioni siano interlocutore primario»
«E’ necessaria una riforma del diritto societario per le società di persone, rimasto ancorato al Codice civile del 1942. Sono infatti molteplici gli aspetti critici che oggi possono generare problemi alle nostre PMI, le quali sono perlopiù esercitate nelle forme delle società personali. Penso, ad esempio, al rapporto tra la normativa codicistica e civilistica con il Codice della crisi d’impresa del 2019, piuttosto che con i regolamenti bancari e con i regimi contabili semplificati. A ciò si aggiunga il tema dei bilanci ambientali ovvero delle rappresentazioni ESG delle nostre imprese».
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro e Coordinatore della Consulta parlamentari commercialisti.
«È quindi necessaria una riforma, che rientrerà negli impegni di Fratelli d’Italia per la prossima legislatura, ma ciò dovrà avvenire assolutamente senza aggravare di oneri monetari o burocratici le nostre imprese minori».
«A tal fine sarà imprescindibile coinvolgere nel processo di riforma le categorie professionali che maggiormente si rapportano al mondo del diritto e dell’impresa, come le professioni giuridiche ed economiche che dovranno, diversamente da quanto accaduto fino ad oggi, costituire il primo interlocutore del governo. Le Professioni garantiscono, infatti, di rappresentare e contemperare all’interno della riforma le garanzie giuridiche con quell’esigenza di non aumentare gli oneri monetari e burocratici».