«In Campania mortificati da partito»
La candidatura di Roberto Speranza in Campania, regno di Vincenzo De Luca, non è passata sottotraccia. Soprattutto perché il governatore non è mai stato tenero nei confronti del ministro della Salute. Per molti è sembrato un affronto al presidente della Regione Campania che ora sarà costretto a supportarlo (o sopportarlo). Ma non è piaciuto nemmeno agli esponenti politici di Articolo Uno, il partito di Speranza, che hanno chiesto al loro leader di dire parole chiare contro le posizioni dello sceriffo salernitano.
«Caro segretario, con sofferenza siamo costretti a rilevare che le scelte poste in essere dal partito hanno mortificato la lotta politica che abbiamo fatto insieme in questi anni, in specie in Campania» si legge nella lettera aperta inviata da alcuni dirigenti campani di Articolo Uno al segretario nazionale.
«Ti avevamo dato mandato – prosegue la lettera – di portare il nostro contributo alla costruzione del campo largo con il Pd e le altre forze democratiche a noi affini, che avrebbe dovuto significare anche il superamento delle ragioni che ci avevano portato alla scissione di Articolo Uno. Ti abbiamo seguito, anche nell’ultima fase, con fiducia e lealtà nella convinzione che avremmo caratterizzato politicamente il programma e la formazione delle liste, ed invece siamo arrivati nel Pd accettandone non solo le condizioni politiche ma anche le pregiudiziali personali».
«Stentiamo a comprendere – aggiungono i firmatari – come tu abbia potuto condividere le logiche di potere di De Luca che, oltre a contrastarci per anni con i metodi che gli sono propri, ti ha ripetutamente offeso e dileggiato in pubblico. Hai accettato che egli facesse merce di scambio tra le sue posizioni territoriali e candidature paracadutate dall’alto in danno dei territori, di fatto tagliando fuori quella del nostro stimato parlamentare, così dando via libera al veto in suo danno. Le candidature hanno cessato cosi di essere occasione di uno slancio politico nuovo e sono diventate un prosieguo, in peius, di quelle del Pd del 2018. Scelte che favoriscono oggettivamente le destre».
«Ti chiediamo, perciò – conclude la lettera aperta – un gesto politico che salvi la nostra identità politica: prendi le distanze dal metodo, oltre a dare una giustificazione nel merito».
Tra i firmatari, Valentina Botta, coordinatrice regionale Articolo Uno Campania, Maria di Serio, presidente commissione garanzia, Carmine Ansalone, coordinatore provinciale di Salerno, Rodolfo Boccia, Antonio Famiglietti, Pompilio Albanese, del Coordinamento di Avellino, Pasquale Giardiello, Laura Della Monica, Coordinamento provinciale di Napoli, Francesco Sannino, coordinamento provinciale di Benevento, Michele Gravano, ex segretario Cgil Campania e ex segretario Articolo Uno Campania, Lanfranco Polverino, segretario Spi Vomero Napoli, Anita Sala, ex consigliere regionale, Michele Giardiello, ex parlamentare Ds, Giorgio Piccolo, ex parlamentare Pd.