Napoli, Usb: «Anm condannata per condotta antisindacale»

Il sindacato: «Il giudice stronca i luoghi comuni con i quali ANM ha sempre tentato di delegittimare USB»

«Con sentenza del Giudice del lavoro del Tribunale di Napoli, Elisa Tomassi, l’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) è stata condannata per la reiterata condotta antisindacale nei confronti dell’Unione Sindacale di Base, assistita dall’avvocato Giuseppe Marziale. Alla condanna si accompagna l’intimazione a cessare immediatamente la condotta illegittima tenuta contro USB, e a rimuoverne gli effetti». Lo rende noto un comunicato.

«In 24 pagine di dispositivo – spiega la nota – il giudice stronca i luoghi comuni con i quali ANM ha sempre tentato di delegittimare USB e la sua attività sindacale all’interno dell’azienda. A cominciare dalla pretesa di negare il carattere nazionale del nostro sindacato. Ribadisce infatti il decreto che per ‘associazioni sindacali nazionali’ devono intendersi quelle che abbiano una struttura organizzativa articolata a livello nazionale e che svolgano attività sindacale su tutto o su ampia parte del territorio nazionale, mentre non è necessaria la sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali, che rimane un indice tipico, ma non l’unico, rilevante ai fini della nazionalità».

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«Viene cioè affermato a chiare lettere – si legge nel comunicato – che, contrariamente alla tesi di ANM, l’Unione Sindacale di Base, rappresentata durante il giudizio dall’avvocato Marziale, è ampiamente titolata a promuovere azioni ex art.28 dello Statuto dei Lavoratori».

L’USB ha presentato ricorso contro ANM «dopo che l’azienda ha lasciato ripetutamente e ingiustificatamente senza risposta le richieste del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di avere informazioni e documentazioni sulle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro e sulle modalità di effettuazione della prestazione di lavoro».

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